Il primo vero caldo primaverile e l’orario insolito per la Salernitana – le 3 del pomeriggio – hanno probabilmente pesato più del dovuto e più del previsto sui ragazzi di mister Menichini. Una partita nata nel peggiore dei modi con un pronti via da brividi in un ambiente dal clima sportivo particolarmente ostile ai granata che non hanno saputo scrollarsi di dosso la tensione per la posta in palio. Una sconfitta maturata nei primi secondi che non ha assunto dimensioni maggiori per imprecisione degli avanti stabiesi e non ha avuto conseguenze pericolose sull’esito del campionato per la contemporanea sconfitta del Benevento a Matera, dove invece è bene ricordare i granata avevano vinto. Battuta d’arresto che interrompe la striscia positiva di quattro vittorie consecutive.
La gara. Neanche il tempo di mettersi comodi e Juve Stabia in vantaggio: calcio di punizione concesso per fallo dubbio di Colombo, palla scodellata dalla sinistra sulla quale si avventa Jidayi che, lasciato colpevolmente solo a centro area, fredda Gori di testa. La Salernitana prova subito dopo a pungere in attacco con una punizione di Gabionetta che sfiora l’incrocio dei pali. Si tratta di un’iniziativa estemporanea in un primo tempo dominato in lungo e in largo dalle vespe stabiesi.
Squadra, quella di mister Savini, che fa un figurone al cospetto della prima della classe; ben messa in campo, in ottima forma fisica e con una chiara identità di gioco, la Juve Stabia solo per sfortuna o imprecisione sottoporta non arrotonda il meritato vantaggio. Sfiora il raddoppio due volte Nicastro: la prima è bravo a dribblare Gori ma sfortunato nel colpire il palo a porta vuota; quattro minuti dopo ci riprova con una conclusione ravvicinata su cui Gori dimostra tutto il suo valore. La Salernitana che nel frattempo ha corretto tatticamente il 3-5-2 iniziale, passando ad un più pragmatico 4-4-2, prova a rintuzzare gli attacchi senza rendersi mai davvero pericolosa. Anzi sul finire del primo tempo i padroni di casa potrebbe chiudere definitivamente la contesa se Carrozza, nel faccia a faccia con Gori, non si facesse ipnotizzare dall’estremo difensore granata. Un’uscita bassa quella del portierone che tiene a galla la Salernitana limitando il passivo ad un solo goal prima di andare al riposo.
Nel secondo tempo coi cambi – fuori subito un nervoso e insufficiente Bocchetti per Negro – la Salernitana prova a impensierire i padroni di casa che però continuano a rendersi pericolosi in ripartenza e al 12′ con un calcio di punizione di Nicastro sfiorano il raddoppio: la sfera esce di poco sul fondo. Nella successiva girandola di sostituzioni i granata non producono che una sola vera occasione con Gabionetta: al 41′ il brasiliano con uno splendido sinistro a giro colpisce il palo. Sfortuna nell’occasione ma il pareggio non sarebbe stato meritato. Per fortuna la quinta sconfitta stagionale, grazie alla contemporanea vittoria del Matera sul Benevento non sposta gli equilibri in vetta alla classifica del girone C di Lega Pro. Gli uomini di mister Menichini conservano cinque punti di vantaggio sul Benevento con un turno in meno da disputare.
La nota. Il ritorno alla difesa a 3, o a 5 che dir si voglia, non ha garantito la copertura difensiva sperata, piuttosto mai i granata avevano sofferto tanto in trasferta. C’è da dire ad onor del vero che il goal a freddo, in pratica alla prima occasione utile, su calcio da fermo ha stravolto i piani di mister Menichini. L’allenatore ha poi provato a correre ai ripari cambiando modulo prima e uomini poi ma non era giornata per i granata, riconoscendo anche il giusto merito agli avversari che hanno una signora squadra e hanno sciorinato una grande prestazione. Capita di sbagliare anche ai singoli che durante l’anno hanno sempre tirato la carretta. Calil, Colombo, Bocchetti, Bovo, Moro avranno modo di farsi valere sin dalla prossima gara.
Sala stampa. “Abbiamo giocato molto male il primo tempo, anche per i grandi meriti della Juve Stabia che ci ha creato diverse difficoltà. – così Leonardo Menichini in sala stampa – Loro sono più abituati a giocare su questo campo sintetico, senza accampare scuse, noi dovevamo sicuramente far meglio. Nella ripresa abbiamo fatto girare di più la palla e siamo entrati di più in partita. Purtroppo non siamo riusciti a trovare il gol, ma non posso rimproverare niente ai ragazzi, che stanno facendo benissimo dall’inizio del campionato. Battute d’arresto come quella di oggi possono capitare nell’arco di una stagione”. 
Chiusura del tecnico sul futuro: “Io mi aspetto solo di conquistare quanto prima questa promozione, al resto si penserà più avanti”.Anche il direttore sportivo Fabiani (nella fota a fianco con mister Menichini) ha parlato ai microfoni dei cronisti: “Perdere fa sempre male – queste le sue parole – ma bisogna tener conto anche degli avversari. La Juve Stabia ha fatto una grande partita e ha meritato questa vittoria. A tre giornate dalla fine abbiamo un bottino di cinque punti da preservare e per farlo bisognerà interpretare le prossime partite con la giusta concentrazione”. “Penso che oggi abbiamo un po’ sofferto il gran caldo. – ha concluso Fabiani – Abbiamo totalizzato tanti punti dall’inizio del campionato e credo che una sconfitta qui ci possa stare. Dobbiamo rimanere tranquilli e preparare al meglio le ultime tre partite”.
Sfuma la quinta vittoria consecutiva ma rimangono i cinque punti di vantaggio sul Benevento, che a tre giornate dal termine, di un campionato molto avvincente, rappresentano un bottino molto importante per poter coronare finalmente il sogno della B. E intanto sabato 25 ritorna l’iniziativa “Tutti uniti all’Arechi” per la sfida al Barletta che di sicuro segnerà una tappa fondamentale per la conquista della cadetteria.
