scritto da Redazione Ulisseonline - 08 Aprile 2015 10:05

La LAV Salerno denuncia la strage di animali nel Cilento

“Dopo il lupo, il cinghiale, i bufalotti, ora è strage di cavalli. Su facebook i residenti di Monte San Giacomo continuano a denunciare macabri ritrovamenti. Sembrerebbero essere 3 cavalli di cui una cavalla incinta, le vittime accertate fino ad ora, più uno stallone ferito presumibilmente con un colpo di arma da fuoco che continua a vagare zoppo e sanguinante”.

E’ quanto denuncia una nota stampa della LAV (Lega antivivisezione) di Salerno.

“Recentemente avevamo messo in premio una ricompensa di mille euro per chi avesse fornito informazioni utili alla condanna dei colpevoli di tali azioni” asserisce la LAV Onlus “le segnalazioni sono arrivate e continuano ad arrivare; ci hanno detto più o meno quali piste seguire, ma per ora non siamo riusciti a stringere la cerchia fino ad ottenere un unico nome su cui far indagare gli inquirenti”

“E purtroppo -continua la nota della Lav di Salerno- la situazione peggiora con l’aumentare del numero delle vittime. In questo caso specifico, i cavalli vaganti, che sembrerebbero essere padronali, infastidirebbero i proprietari terrieri che si vedono distrutte le proprie coltivazioni, e così a dir loro, costretti a gesti estremi”.

“Da qui, il nostro appello -conclude la nota della Lav- affinché siano rafforzati i controlli per prevenire quanto più possibile situazioni che possono recare nocumento agli animali e favorire queste situazioni da far west. Nessuno ha diritto di farsi “giustizia” da sé, questi reati devono essere perseguiti con forza e condannati da tutta la popolazione civile. Diamo piena disponibilità quindi a collaborare con le autorità e l’amministrazione comunale al fine di assicurare i colpevoli alla giustizia e restituire la serenità che meritano a questi timidi animali”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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