Cava, in Commissione consiliare decisa l’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili abusivi
Riunione congiunta della Commissione consiliare “Disegno urbano e Territorio” e quella “Bilancio e Patrimonio” nella gioranta ieri per operare una verifica preliminare, su proposta dell’Amministrazione comunale, della sussistenza del preminente interesse pubblico al mantenimento di una serie di immobili abusivi.
La Commissione ha deciso l’acquisizione di un immobile da dedicare all’iniziativa “Dopo di Noi”, in accordo con l’Osservatorio sulle Diverse abilità, che sarà utilizzato da una Casa famiglia composta anche da persone diversamente abili che non abbiamo più i genitori. Nello specifico, si tratta di un immobile costruito da un soggetto proprietario di altra abitazione e dunque dotato di altra soluzione abitativa.
Per altre cinque pratiche, riguardanti altrettanti immobili abusivi, la Commissione congiunta ha proposto l’acquisizione al Patrimonio comunale per poi adibiti ad abitazione da dare in fitto a quanti abbiamo costruito abusivamente la casa in quanto non proprietari di altra abitazione.
Queste decisioni, che dovranno poi essere proposti dalla Giunta al Consiglio comunale per l’adozione di un formale provvedimento, sono state approvate dalle Commissioni con il voto favorevole dei Responsabili per Cava, con i presidenti di commissione Pasquale Senatore e Fernando Mandara e il consigliere Giovanni Salsano, con quello dell’Udc con Giovanni Senatore, di Forza Italia con Enrico Polacco, e con l’astensione del Pd (consigliere Nunzio Senatore) e del consigliere Matteo Monetta. Hanno abbandonato la seduta manifestando contrarietà all’iniziativa i consiglieri Luigi Gravagnuolo (Città democratica) e Michele Mazzeo (Partito comunista).
Il sindaco Marco Galdi ha espresso al riguardo la sua soddisfazione “perché si è messo in moto, a seguito di tutte le attività istruttorie compiute dall’Amministrazione, il processo avviato con la Delibera consiliare n. 99 del 15 dicembre 2014 che consentirà a molte famiglie che vivono in case abusive di regolarizzare la propria posizione attraverso l’acquisizione definitiva al patrimonio comunale dell’immobile stesso e la concessione in fitto delle abitazioni”.
“Si risolve così, contemporaneamente -conclude il sindaco Galdi- un gravissimo dramma sociale e si compie, anche, un notevole arricchimento del patrimonio comunale”.