Violenza e femminicidi
Quanta disumana, assurda violenza. Una crudeltà che vede, in primo luogo e nel modo più feroce, vittime le donne, ma che sembra travolgere la nostra intera società

Una strage infinita. Una violenza assurda che lascia senza parole. Continua senza sosta l’orrore di tante donne uccise. Gli ultimi due femminicidi sono raccapriccianti, come i precedenti del resto. Sara Campanella, 22 anni, sgozzata e uccisa per strada. Ilaria Sula, 22 anni, uccisa a coltellate in casa. Il suo corpo messo in una grossa valigia e poi gettata in un dirupo. Quanta disumana, assurda violenza. Una crudeltà che vede, in primo luogo e nel modo più feroce, vittime le donne, ma che sembra travolgere la nostra intera società. Una violenza che vede troppi giovani arrivare con facilità ad impugnare un’arma, colpire un insegnante o ferire gravemente un coetaneo, a partire dalle donne. E’ quanto emerge da una recente indagine del CNR i cui dati sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
La lettura di questi dati è preoccupante e nel contempo sconfortante. Lo scorso anno il 40,6% degli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha ammesso di aver preso parte almeno una volta nella vita a zuffe o risse, una percentuale che porta a una proiezione di circa un milione di adolescenti coinvolti. Quasi il 13% (oltre 300 mila ragazzi) ha partecipato a episodi di violenza di gruppo, principalmente nei confronti di sconosciuti ma anche ai danni di conoscenti o amici. L’aggressività, si legge nella ricerca, viene trasformata «in strumento di espressione o, peggio, di appartenenza». In conclusione, è tempo di chiedersi in primis dove abbiamo sbagliato e in cosa stiamo ancora sbagliando, ma soprattutto cosa dobbiamo fare per risalire la china, per fermare questa deriva di violenza, per voltare pagina rispetto a questo disastro che ormai non è solo annunciato. Certo, maggiore severità nel reprimere la violenza, ma ciò non basterà se non si incide nel profondo della nostra società.