scritto da Pasquale Petrillo - 03 Aprile 2025 07:52

Violenza e femminicidi

Quanta disumana, assurda violenza. Una crudeltà che vede, in primo luogo e nel modo più feroce, vittime le donne, ma che sembra travolgere la nostra intera società

foto Giovanni Armenante

Una strage infinita. Una violenza assurda che lascia senza parole. Continua senza sosta l’orrore di tante donne uccise. Gli ultimi due femminicidi sono raccapriccianti, come i precedenti del resto.  Sara Campanella, 22 anni, sgozzata e uccisa per strada. Ilaria Sula, 22 anni, uccisa a coltellate in casa. Il suo corpo messo in una grossa valigia e poi gettata in un dirupo. Quanta disumana, assurda violenza. Una crudeltà che vede, in primo luogo e nel modo più feroce, vittime le donne, ma che sembra travolgere la nostra intera società. Una violenza che vede troppi giovani arrivare con facilità ad impugnare un’arma, colpire un insegnante o ferire gravemente un coetaneo, a partire dalle donne. E’ quanto emerge da una recente indagine del CNR i cui dati sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.

La lettura di questi dati è preoccupante e nel contempo sconfortante. Lo scorso anno il 40,6% degli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha ammesso di aver preso parte almeno una volta nella vita a zuffe o risse, una percentuale che porta a una proiezione di circa un milione di adolescenti coinvolti. Quasi il 13% (oltre 300 mila ragazzi) ha partecipato a episodi di violenza di gruppo, principalmente nei confronti di sconosciuti ma anche ai danni di conoscenti o amici. L’aggressività, si legge nella ricerca, viene trasformata «in strumento di espressione o, peggio, di appartenenza». In conclusione, è tempo di chiedersi in primis dove abbiamo sbagliato e in cosa stiamo ancora sbagliando, ma soprattutto cosa dobbiamo fare per risalire la china, per fermare questa deriva di violenza, per voltare pagina rispetto a questo disastro che ormai non è solo annunciato. Certo, maggiore severità nel reprimere la violenza, ma ciò non basterà se non si incide nel profondo della nostra società.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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