La Russa, Picierno e le volgarità di Solovyev
L'impressione è che a noi italiani piace stare nell'ambiguità. Fare i piacioni con tutti, sulla scia della favoletta degli italiani brava gente. Rasentiamo poi l'idiozia e il servilismo quando nelle trasmissioni televisive invitiamo gentaglia come Solovyev. E contrabbandiamo il tutto come virtuosa adesione al pluralismo, alla democrazia e alla libertà dell'informazione

Il giornalista e propagandista putiniano Vladimir Solovyev ha attaccato in modo pesantemente volgare e intimidatorio Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo. Ha usano toni ed espressioni ingiustificabili e violentemente irriguardosi. Ha definito la Picierno «idiota patentata» e che la sua bocca «puzza di tirannia». E ancora: «vergogna della razza umana» e «bestia schifosa». La Picierno, stranamente, non ha avuto molti attestati di solidarietà, soprattutto dal suo partito, il PD. Ha fatto eccezione il sostegno molto convinto e caloroso avuto dal presidente del Senato Ignazio La Russa. In pratica, da un esponente politico del fronte opposto. L’impressione è che a noi italiani piace stare nell’ambiguità. Fare i piacioni con tutti, sulla scia della favoletta degli italiani brava gente. Rasentiamo poi l’idiozia e il servilismo quando nelle trasmissioni televisive invitiamo gentaglia come Solovyev. E contrabbandiamo il tutto come virtuosa adesione al pluralismo, alla democrazia e alla libertà dell’informazione. Poi, non lamentiamoci se da La Russa ci tocca prendere lezioni di vita e di dignità. In fondo, è solo questione di avere la schiena dritta o meno. E scusate se è poco.