Cava de’ Tirreni, ammanchi al Comune: big ben ha detto stop, tutti a casa!
Si vada dal Prefetto e si chieda il commissariamento del Comune metelliano affidato ad un alto ufficiale della Guardia di Finanza che ristabilisca la legalità e la correttezza gestionale, con particolare riferimento agli uffici contabili
“Big ben ha detto stop”.
I più anziani ricorderanno questa espressione di Enzo Tortora quando chiudeva le contrattazioni nella sua fortunatissima trasmissione televisiva Portobello.
Bene. Big ben ha detto stop. Questa Amministrazione comunale è giunta al capolinea. Definitivamente. Non ci sono più margini di manovra. Servalli e i suoi devono andare a casa. Hanno fatto già troppi danni per consentire loro di farne altri.
Ogni altra soluzione non sarebbe altro che una sorta di accanimento terapeutico ancora più letale per gli interessi e il futuro della nostra città. Detto ciò, per il resto condividiamo in pieno le dichiarazioni del presidente del Consiglio Adolfo Salsano clicca qui, rilasciate al nostro giornale a margine della vicenda dell’ammanco di circa due milioni di euro dalle casse comunali.
In questo momento, a nostro avviso, Adolfo Salsano sembra essere il più lucido e il più onesto degli amministratori comunali di quella che fu la maggioranza di Enzo Servalli.
D’altro canto, la situazione contabile al Comune è delicata e potrebbe aggravarsi. Sono attesi anche possibili provvedimenti giudiziari e non sono da escludere avvisi di garanzia per qualche politico.
Per il resto che dire?
L’opposizione farebbe bene a rompere gli indugi e chiedere al Prefetto il commissariamento del nostro Comune ai sensi degli articoli 141, 142 e successivi del TUEL “per gravi e persistenti violazioni di legge”.
94 mandati di pagamento irregolari non sono forse delle gravi e persistenti violazioni di legge? E forse per questo non si ravvisano “motivi di grave e urgente necessità”?
Si vada quindi dal Prefetto e si chieda il commissariamento del Comune metelliano affidato ad un alto ufficiale della Guardia di Finanza che ristabilisca la legalità e la correttezza gestionale, con particolare riferimento agli uffici contabili.
Questa necessaria bonifica commissariale del Comune è il presupposto per ristabilire un’agibilità politica attualmente del tutto compromessa da questi sciagurati con a capo Servalli.
E’ in gioco l’interesse della città, ma anche di una opposizione che si accinge a governare nelle macerie un Comune devastato e disastrato da questi amministratori inetti e incapaci.
Che Dio salvi Cava!