Cava de’ Tirreni, sugli ammanchi ieri la seduta della Commissione Controllo e Garanzia. Adolfo Salsano: “Non voterò il bilancio neanche sotto torutura”
Adolfo Salsano: Sono disgustato dal fatto che in un momento così delicato e preoccupante per la città, in cui il Comune di Cava versa in uno stato comatoso, si pensi a dare spazio a certe stupidaggini come #BaciAMOciCava piuttosto che pensare ai problemi seri. E’ una questione di rispetto verso la città
Entro la fine di gennaio la Commissione Controllo e Garanzia, che ha fatto richiesta di ulteriori chiarimenti e documentazioni, si riunirà nuovamente per tirare le somme e subito dopo spetterà al Consiglio comunale adunarsi per dare spiegazioni alla città
Nuovi dettagli sul presunto ammanco di circa 2 milioni di euro nelle casse del Comune di Cava de’ Tirreni sono emersi nel corso della riunione della Commissione Controllo e Garanzia che si è svolta ieri pomeriggio a Palazzo di Città.
Sembrerebbe che i mandati di pagamento siano stati emessi utilizzando i residui passivi ovvero le somme solitamente impegnate per qualche prestazione di servizio che deve essere poi saldata.
Un utilizzo improprio di danaro da parte del settore finanziario. Emerge sempre più il sospetto che se venissero riconosciute responsabilità in merito alla vicenda degli ammanchi da parte del dirigente Francesco Sorrentino, probabilmente potrebbe esserci il concorso di altre persone che si sono rivelate quantomeno superficiali nelle operazioni che dovevano seguire. Ne conseguirebbe ipso facto la sostanziale inaffidabilità di tutti i dati contabili rifluiti nei bilanci dal 2022 in poi, compreso il piano di riequilibrio.
“La situazione è molto più preoccupante di quanto immaginassi appena saputa la notizia”, ha affermato Adolfo Salsano, presidente del Consiglio comunale ed ex assessore al Bilancio, che sta seguendo da vicino la questione e che non lesina bacchettate per l’iniziativa messa in campo nei giorni passati da alcuni membri dell’Amministrazione ossia il contest fotografico #BaciAMOciCava, in occasione della Notte Bianca, che ha visto esponenti della maggioranza prestarsi all’iniziativa. “Sono disgustato dal fatto che in un momento così delicato e preoccupante per la città, in cui il Comune di Cava versa in uno stato comatoso, si pensi a dare spazio a certe stupidaggini piuttosto che pensare ai problemi seri. E’ una questione di rispetto verso la città. Ribadisco che, se veramente la classe politica ha a cuore le sorti della città, è giunto il momento di raccogliersi tutti e cercare di fare chiarezza. Chi governerà dopo di noi troverà una situazione estremamente complessa”.
Entro la fine di gennaio la Commissione Controllo e Garanzia, che ha fatto richiesta di ulteriori chiarimenti e documentazioni, si riunirà nuovamente per tirare le somme e subito dopo spetterà al Consiglio comunale adunarsi per dare spiegazioni alla città di quanto è accaduto e dei lavori della Commissione stessa.
Su tutto è sospesa la spada di Damocle del bilancio preventivo 2025-2027 il quale dovrà essere approvato, presumibilmente, nel mese di febbraio e sarà il vero banco di prova per l’Amministrazione comunale dopo lo sconquasso della scoperta degli ammanchi.
“Nutro seri dubbi che si possa redigere un bilancio di previsione – ha proseguito Adolfo Salsano – Io personalmente non lo voterò neanche sotto tortura. Ne era già convinto prima, adesso ancor di più. A meno che non si tratterà di un bilancio partecipato, nel senso che sarà tutto il Consiglio comunale ad assumersi la responsabilità. In questo momento penso soltanto al bene del Comune di Cava de’ Tirreni. Se non ci sarà una presa di responsabilità da parte di tutti, ci saranno ripercussioni serie sulle finanze comunali e, di conseguenza sui cittadini”.
“Sono disponibile a fare un passo indietro e a lasciare la carica di Presidente del Consiglio comunale – ha ammesso Salsano – se si reputa opportuna la mia presenza in un esecutivo che si rimbocchi le maniche. Ma devono esserci tutti insieme a me”.