Cava de’ Tirreni, costituita l’associazione Prima Cava per una rinascita civica, morale e sociale della città
Il Presidente dell’associazione è Mirko Giordani, marchigiano ma ormai con cuore anche cavese
E’ nata Prima Cava, un’associazione che ha come obiettivo quello di una rinascita civica, morale e sociale della città di Cava de’ Tirreni. L’associazione, fin da subito, intende confrontarsi con la società civile cavese, attraverso campagne ed incontri pubblici, al fine di trovare le migliori soluzioni e le migliori energie per risolvere vecchi e nuovi problemi della città: la crisi abitativa e ambientale, la questione salute e sanità, la sicurezza, il lavoro, il disagio giovanile e la cultura.
Il Presidente dell’associazione è Mirko Giordani, marchigiano ma ormai con cuore anche cavese: “Sono più di due anni e mezzo che Cava de’ Tirreni, con la sua magnifica gente, mi accoglie sempre a braccia aperte. La città di Cava ha una storia prestigiosa, fatta di operosità, commercio e cultura, e dovunque io vada la gente ne ha sempre un ricordo positivo, spesso però riferito al passato. Ahimè, è la parola ‘passato’ che fa venire tristezza, perché ormai questa città la sento anche mia. Il presente, infatti, è fatto di strade dissestate, frazioni mal collegate, parcheggi con costi proibitivi, declino economico e demografico, sporcizia e spazzatura, furti e percezione di insicurezza, stress, una sanità sempre più boccheggiante, il tutto unito ad una generale condizione di apatia che non rende onore alla città.”.
“Lo dico da cavese ormai quasi di adozione: Cava de’ Tirreni merita di più, servono energie ed idee nuove, lontane da ideologie ed equilibrismi politici fuori dal tempo. Siamo convinti che sia giunto il momento di elaborare strategie per il futuro della città, e noi siamo pronti a dare il nostro contributo”, conclude Giordani.
“Lavoro nella sanità fuori provincia, e quello che osservo è lo smantellamento costante della sanità cavese nel silenzio assordante della politica locale.” – dichiara Concetta Senatore, già candidata alle elezioni comunali del 2015 e segretaria dell’associazione. “Se poi vogliamo parlare della cultura, la città latita alla ricerca di se stessa, senza un centro culturale degno e con ancora tanti dubbi sul teatro”.
Michele Colella, vicepresidente e Maresciallo Ordinario dei Carabinieri in pensione, concentra la sua attenzione sul problema sicurezza in città: “La sicurezza non deve essere un tema politico, è una questione di buon senso: come si fa a vivere serenamente in una città in cui tutto sembra lecito, dove i continui furti minano la sicurezza e la tranquillità dei cittadini? I nostri servitori dello Stato fanno quello che possono, egregiamente, ma serve una cultura della sicurezza, un supporto politico e un sempre maggiore coordinamento da parte delle istituzioni cittadine verso i comitati di controllo del vicinato, ormai esasperati. Inoltre, urge una maggior presenza di telecamere nei luoghi sensibili e più risorse per la polizia municipale” .
“Non abbiamo in mente una città orwelliana, ma è chiedere troppo disincentivare il ‘mestiere’ di ladro?” – conclude Colella.