Liliana Segre e le vittime di Gaza
Un pensiero chiaro e condivisibile in tutto, virgole comprese. Restano comunque, come la stessa Segre lamenta, le migliaia di vittime innocenti (comprese donne, bambini, anziani, malati), causate dai terroristi di Hamas e dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza
«Nella drammatica situazione di Gaza non ricorre nessuno dei due caratteri tipici dei principali genocidi generalmente riconosciuti come tali». E’ un’affermazione della senatrice Liliana Segre contenuta in un suo articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera e che merita di essere letto clicca qui. «Mentre sono piuttosto evidenti -precisa la senatrice Segre- crimini di guerra e crimini contro l’umanità, commessi sia da Hamas e dalla Jihad, sia dall’esercito israeliano». Quali sono questi due caratteri tipici dei genocidi? «La pianificazione della eliminazione, almeno nelle intenzioni completa, dell’etnia o del gruppo sociale oggetto della campagna genocidaria». Questo è il primo carattere tipico. «L’altro è l’assenza di un rapporto funzionale con una guerra» aggiunge Segre. Per arrivare poi alle conclusioni. «L’accusa strumentale del genocidio proietta sull’intero Stato di Israele e su tutto il popolo israeliano — non solo sul pessimo governo in carica — l’immagine del male assoluto. Una demonizzazione ingiusta, ma anche controproducente per le prospettive di pace e convivenza». E ancora: «La libidine con cui troppi sembrano cogliere un’opportunità per sbattere in faccia agli ebrei l’accusa di fare ad altri quello che è stato fatto a loro». La Segre, su questo punto, insiste e puntualizza. «Un complesso di colpa collettivo prodotto dalla storia si scioglie in un rabbioso sfregio liberatorio verso lo Stato ebraico di Israele, non solo equiparandolo ai nazisti ma rinfocolando tutti i più vieti stereotipi sugli ebrei vendicativi, suprematisti, assetati del sangue dei bambini non ebrei», afferma la Senatrice. Chiaro e condivisibile in tutto, virgole comprese. Restano comunque, come la stessa Segre lamenta, le migliaia di vittime innocenti (comprese donne, bambini, anziani, malati), causate dai terroristi di Hamas e dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Vittime dell’assurdità della guerra e di un odio senza senso.