SCUOLA & DIRITTO Riconoscimento del 2013 ai fini del calcolo anzianità di servizio per la progressione carriera del personale scolastico
Il riconoscimento del servizio coincidente con l’anno 2013 non è soggetto a limiti di tempo, in quanto trattasi di un diritto imprescrittibile
La legge n. 122 del 2010 di conversione del decreto legge n.78/2010 aveva escluso dalla progressione economica, come misura di contenimento della spesa pubblica, gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013.
Le misure successivamente introdotte consentirono di recuperare gli anni 2010, 2011 e 2012, ma non l’anno 2013. La Corte Costituzionale, con sentenza numero 178 del 23 luglio 2015, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che hanno determinato il blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego scolastico.
Il blocco non avrebbe dovuto cancellare l’esperienza lavorativa dell’anno 2013, non considerato ai fini della ricostruzione di carriera, con penalizzazione dei docenti, a causa del mancato aumento di stipendio e del rallentamento della progressione economica. La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 16133 del 2024 ha affermato che “ le disposizioni che hanno stabilito il blocco delle posizioni stipendiali e degli incrementi economici sono disposizioni eccezionali, da interpretare in senso letterale, in aderenza con lo scopo di contenimento della spesa.” .
Il riconoscimento del servizio coincidente con l’anno 2013 non è soggetto a limiti di tempo, in quanto trattasi di un diritto imprescrittibile. Le differenze retributive non percepite per la minore anzianità riconosciuta dall’amministrazione scolastica, invece, sono soggette a prescrizione, se non si agisce entro cinque anni dal pagamento degli stipendi.
La Cassazione, attraverso un’interpretazione restrittiva delle norme eccezionali di blocco economico, in particolare dell’art. 9 del d.l. n. 78/2010 e successive modifiche, non
ha pregiudicato la progressione giuridica della carriera del personale scolastico.
