scritto da Redazione Ulisseonline - 04 Novembre 2024 16:57

Emergenza furti a Salerno e provincia: a colloquio con il Tenente Colonnello Gianfranco Albanese

Intervista in esclusiva al Comandante del Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore e Agro Nocerino Sarnese

Furti, furti e ancora furti.
Nelle abitazioni, negli esercizi commerciali, predazioni di moto e autoveicoli, spaccio di stupefacenti, rapine, spari fuori controllo in prossimità delle abitazioni. Salerno e provincia sono da un anno prese d’ assalto da bande di ladruncoli e piccoli spacciatori che solo in parte l’ autorità giudiziaria competente riesce a contenere. 
Si muovono indisturbati da Salerno ad Angri, da Pagani a Cava dei Tirreni. La gente disperata e lasciata sola si consuma in segnalazioni o, nel peggiore dei casi, tenta di difendersi da sola. 
Meno di un anno fa il Prefetto e i Comuni della Provincia siglavano un accordo per l’ incremento dei controlli e per la vigilanza non armata con ronde dei cittadini. Ma nella maggioranza dei casi la situazione è rimasta inalterata.
Qualche rappresentante civico di Cava dei Tirreni e di Nocera Inferiore, slegati dalle dinamiche e dalle logiche dei partiti, ha suggerito addirittura l’ intervento dell’ Esercito.
Abbiamo intervistato il Tenente Colonnello Gianfranco Albanese, al comando dei reparti territoriali dell’ Agro Nocerino Sarnese, territorio compreso tra Scafati e Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno.
Il Comandante si è molto distinto in passato assieme ai reparti da lui coordinati, per gli interventi mirati ed opportuni in ambito di reati familiari, reati predatori, e, più in generale, di controllo del territorio. 

 

 

Comandante, a distanza di meno di un anno dall’ultimo allarme furti, la situazione è diventata nuovamente allarmante, cosa sta succedendo? La banda cosiddetta dei 4 minuti ed altre bande simili sono diventate un’emergenza. I cittadini chiedono tutela, si sentono inermi.

“Ci sono dei tempi di sviluppo investigativo che sono necessari. La c.d. “Banda dei 4 minuti” impiega il tempo che calcola utile per scappare prima che arrivino le pattuglie. Studiano i luoghi dove consumare il reato predatorio e il metodo con cui eseguirlo. È il tempo di esecuzione del reato non ci permette di arrivare per coglierli in flagranza di reato.

Abbiamo diversi casi, almeno 8 nell’Agro, soprattutto a Pagani. Ma è un fenomeno criminale contingente che interessa l’intera provincia di Salerno, oltre che lo stesso Capoluogo di Provincia.

A questo aggiungiamo però che con le attività investigative in collaborazione con altre Compagnie dei CC coinvolte, Battipaglia, Salerno città, ci scambiamo le informazioni utili per arrivare ad un quadro informativo ed investigativo il più completo possibile.

C’è altresì da considerare che a causa del rito giudiziario direttissimo, quando li arrestiamo se il giudice decide che il reato è lieve, in fondo parliamo sempre e comunque di un furto… non decide per la custodia cautelare. E così gli autori sono liberi dopo 24 ore”

Alcune forze politiche hanno proposto la presenza dell’ Esercito come deterrenza a questa emergenza fuori controllo. Lei cosa ne pensa?

” L’ Esercito è utilizzabile nelle metropoli o comunque nei grossi centri urbani: grandi piazze o nei grandi spazi per tutelare anche beni culturali e storico-artistici, dove c’è un grande afflusso di persone. Inoltre, Esercito e i Carabinieri hanno compiti diversi. Se dobbiamo risolvere il problema delle bande dei furti è necessario procedere con le attività investigative come stiamo facendo. Ricostruendo percorsi degli autoveicoli, i tempi e i modi di azione, la scelta degli obiettivi.

Per la tipologia di reato il nostro ordinamento giudiziario prevede minori strumenti investigativi: non possiamo adoperare le intercettazioni come facciamo per la Camorra, se il furto rimane un reato con una pena edittale bassa e non dimostriamo il collegamento tra i diversi eventi con un reato associativo.

I commercianti devono difendersi con la prevenzione. Lo scorso 23 ottobre il Prefetto di Salerno unitamente al Comandante Provinciale dei carabinieri di Salerno ed al Questore hanno sottoscritto con un Protocollo di Intesa con i tabaccai e farmacisti. Ora per l’intero agro Nocerino Sarnese mi occuperò dello stesso argomento il 13 novembre. Incontrerò gli esercenti e tabaccai di alla Galleria Maiorino a Nocera Inferiore, alle 14 fino a fine lavori. In quella occasione illustrerò i metodi di prevenzione e di contrasto ai reati predatori di cui gli stessi sono potenziali vittime, insieme al collega di Mercato San Severino, perché abbiamo cercato di polarizzare l’ incontro per tutti gli esercenti dell’ Agro Nocerino da Scafati a Cava dei Tirreni. Abbiamo stilato tutta una serie di indicazioni per prevenire i furti. Come il sistema di videosorveglianza ad Alta Definizione che è la prima fonte di informazioni e patrimonio indiziario che utilizziamo durante i Processi.”

 

 

Le Bande operano incappucciate, come riuscite a riconoscerli anche attraverso i filmati delle videocamere?

“Riusciamo a risalire ai colpevoli tramite indagini antropometriche: la verosimiglianza con ricostruzione informatica dei lineamenti dei sospettati, riproducendo caratteristiche somatiche di altezza, peso, con una compatibilità progressiva che quando frontalmente nella ricostruzione raggiunge l’ 80/90 % di sovrapposizione tra la ricostruzione ed i tratti reali, convince anche il PM. Con altri elementi che possono risultare probatoriamente più utili e schiaccianti, con la localizzazione dell’aggancio telefonico, per esempio, anche a cellulare spento, sempre che il sospettato l’abbia con sé. Con un insieme di elementi e con il fattore tempo per poterli lasciare in custodia cautelare almeno fino al processo per evitare la reiterazione del reato. Ecco perché abbiamo bisogno di tempo per sviluppare le attività investigative. Ovviamente tutti ci teniamo a che tutto si concluda rapidamente.”

Purtroppo il vociare popolare è molto condizionato dalla paura che potrebbe portare coloro che subiscono continuamente i furti a difendersi da soli mettendo a rischio la propria e collettiva incolumità.

“La raccomandazione che noi cerchiamo di dare è di non lasciare denaro giacente in cassa. Di munirsi il collegamento diretto alle centrali operative per cui ci squilla direttamente il telefono per l’allarme furto alla via xyz, e noi con le macchine sul territorio, anche in piena notte, ci precipitiamo.”

Parliamo di reati familiari e violenza domestica e privata. Sono esponenzialmente emersi grazie all’ applicazione del Codice Rosso e alla presa di coscienza da parte delle vittime? Il braccialetto elettronico è uno strumento efficace o con un margine di fallibilità? E ancora, come giudica l’aumento e l’emersione dei reati di minori e giovanissimi in danno dei loro parenti?

“Per i reati familiari, calcoliamo tra i 200 ai 300 casi al giorno a livello nazionale (5 o 6 solo nell’Agro). Dato più alto che in passato grazie alla maggiore emersione: si è presa consapevolezza dell’utilità della denuncia. Il braccialetto elettronico, previsto dall’ applicazione del Codice Rosso, che suona a 600 metri dalla vittima, è collegato direttamente alla centrale operativa che ha anche la localizzazione. Anche la vittima si può autotutelare perché l’ allarme suona contemporaneamente anche a lei stessa.”

Dal caso Cecchettin in poi si è arrivati a questa ulteriore restrizione, che a quanto pare non si conferma ancora del tutto efficace. Abbiamo un incremento dei reati familiari ovvero denunce di parenti e genitori contro figli o nipoti, quindi piuttosto giovani, che tendono a minacciare quando ad aggredire. Da cosa dipende?

“I giovani che commettono reati di aggressione ai familiari sono molto spesso affetti da diverse forme di dipendenza patologica: ludopatia e dipendenza informatica, li rendono continuamente alla ricerca di denaro e dunque più aggressivi quando ottengono un rifiuto dei genitori a tale continuo sostegno economico, con una dipendenza tecnologica che li priva di qualsiasi lucidità ed umanità.”

 

 

Cacciatori irregolari, bracconieri e attività venatoria non in regola possono danneggiare l’ ambiente e le persone. Riuscite a tenere sotto controllo queste situazioni quando vengono segnalate o quando riuscite a verificarle?

“Da quando il Corpo Forestale dello Stato è transitato nell’Arma dei Carabinieri, c’è una competenza specifica in materia da parte dell’Arma. Anche l’Agro ha diversi Nuclei Carabinieri Forestali che sono giornalmente impegnati sul territorio in questo settore come nel settore dei reati ambientali. In stretta collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestali di Salerno stiamo già sviluppando delle atività investigative anche sui reati ambientali sotto la direzione della Procura della Repubblica di Nocera. Con un po’ di pazienza vedrete risultati frutto dell’impegno dell’Arma dei Carabinieri anche in questo settore. ”

Grazie per la disponibilità, buon lavoro e ci saremo il 13 novembre per questo importante occasione di aggiornamento e di informazione alla Galleria Maiorino di Nocera Inferiore.

Anna Di Vito
Giornalista Investigativa 

anna di vito

Free lance e in quanto tale collaboratrice indipendente, occasionale, volontaria e a titolo esclusivamente gratuito  del nostro giornale, conosciuta con lo Pseudonimo di Ripley Free. Giornalista, studi Classici, Comunicazione e Cronaca di Inchiesta, Scrittrice, addetta alla Comunicazione, Esperta in Giornalismo Investigativo. Autrice di Opere di cronaca romanzata noir e thriller. Organizzatrice di eventi culturali. Attenta alle questioni sociali, alle minoranze, ai dimenticati delle istituzioni. Collabora a 360 gradi con ogni testata o attore sociale o istituzionale  dia spazio a tematiche equipollenti. 

 

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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