Scafati, allarme inciviltà e rifiuti, Santocchio (Fratelli d’Italia) critica il Sindaco e propone soluzioni concrete
Noi, come Fratelli d'Italia, denunciamo queste situazioni da mesi, ma non ci siamo mai fermati alla sola segnalazione. È paradossale che il Comune continui a spendere fondi in erba sintetica e consulenze discutibili
“Il fenomeno dell’inciviltà e del vandalismo continua a minacciare il decoro urbano e la qualità della vita dei cittadini scafatesi, in particolare nelle zone più esposte agli atti di degrado come la villa comunale e altre aree specifiche, spesso soggette anche all’abbandono illegale dei rifiuti”.
Principia così, il comunicato stampa di Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia diffuso nella giornata di ieri..
“Come gruppo -si legge nel comunicato – siamo d’accordo con il sindaco di Scafati sull’escalation di inciviltà e vandalismo, ma stupisce che proprio il primo cittadino denunci il problema, quando ha il dovere di proporre soluzioni efficaci. Noi, come Fratelli d’Italia, denunciamo queste situazioni da mesi, ma non ci siamo mai fermati alla sola segnalazione. È paradossale che il Comune continui a spendere fondi in erba sintetica e consulenze discutibili, quando sarebbe sufficiente investire una cifra modesta per l’installazione di videocamere di sorveglianza e per intensificare i controlli della polizia municipale”.
Per Santocchio, dunque, non è possibile che le aree colpite dal degrado siano sempre le stesse eppure restino senza sorveglianza adeguata.
“Le denunce servono solo a scaricare responsabilità, ma a frenare i vandali servono azioni mirate e costanti. Le istituzioni devono proteggere il bene comune e garantire la sicurezza dei cittadini. Continueremo a chiedere con forza interventi reali affinché il decoro della nostra città sia preservato – ha concluso -. La nostra comunità merita di vivere in un ambiente sano e curato, e se le istituzioni non sono in grado di attuare soluzioni concrete, è necessario che si interroghino seriamente sulla propria capacità di governare”.