Migranti, nuovo intervento dei giudici
Queste sentenze indubbiamente creano difficoltà al governo Meloni circa la collocazione dei migranti nei centri albanesi. L'impressione, però, è che tutto ciò non fa altro che consolidare i consensi elettorali per il centrodestra. Se non addirittura accrescere
Il Tribunale di Bologna ha rinviato il decreto Paesi sicuri, voluto fortemente da Giorgia Meloni, alla Corte di giustizia europea. Per i giudici è indispensabile chiarire quale sia il parametro su cui individuare i cosiddetti Stati sicuri. Pongono inoltre il quesito su quale degli ordinamenti, tra il nazionale e quello comunitario, sia prevalente. Non entriamo nel merito non avendo le competenze. Solo qualche breve considerazione. La prima, ancora una volta i giudici si frappongono al governo sul tema dei migranti, in particolare sul loro trasferimento nei centri in Albania. La seconda, si apre un nuovo scontro magistratura-governo che acuisce tensioni e scava un fossato di divisioni ancora più profondo. La terza, una domanda: ma c’è qualche altro Paese in Europa e al mondo con giudici così minuziosamente e puntigliosamente attenti alla questione migranti? La quarta, queste sentenze indubbiamente creano difficoltà al governo Meloni circa la collocazione dei migranti nei centri albanesi. L’impressione, però, è che tutto ciò non fa altro che consolidare i consensi elettorali per il centrodestra. Se non addirittura accrescere.