Scafati, Farmacie comunali in crisi: debiti per 500mila euro l’anno dal 2018. La denuncia del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Mario Santocchio
Lancio un appello alla responsabilità della maggioranza consiliare: non basta vendere una farmacia per risolvere il problema
“La situazione delle farmacie comunali di Scafati sta sollevando un coro di preoccupazioni tra i cittadini ei membri dell’opposizione. La gestione di queste strutture, che avrebbero dovuto rappresentare un’opportunità per la comunità, si sta trasformando in un gravoso fardello economico, con debiti accumulati che superano i 500mila euro all’anno dal 2018. Mentre il Comune sembra restare in silenzio di fronte a questa emergenza, il rischio di una nuova crisi economica si fa sempre più concreto”.
Ė quanto denuncia in un comunicato stampa il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Scafati Mario Santocchio.
“Le farmacie comunali erano state pensate come una risorsa per i cittadini, ma oggi sembrano più simili a fabbriche di debiti”, dichiara Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Scafati.
“Ricordiamo bene come i debiti legati al Pip hanno quasi portato il nostro Comune al fallimento nel 2017. Ora, con la gestione delle farmacie, stiamo ripercorrendo le stesse orme. La precedente amministrazione aveva avviato un bando per la cessione di una delle attività, ma quel bando è andato deserto e oggi ci troviamo senza alcun piano per il futuro. Le farmacie continuano ad essere gestite dal Consorzio farmaceutico intercomunale di Salerno senza alcun atto formale. Non abbiamo idea di quanto questa gestione stia costando alla città, ma è evidente che è totalmente in perdita. Le conseguenze di questa sciatteria istituzionale saranno devastanti se l’amministrazione comunale non deciderà quale direzione prendere”.
Santocchio, dunque, chiede un’azione concreta e trasparente da parte dell’amministrazione comunale, affinché non si ripetano gli errori del passato e si garantisca un futuro sostenibile per la città di Scafati: “Lancio un appello alla responsabilità della maggioranza consiliare: non basta vendere una farmacia per risolvere il problema. È necessaria una strategia concreta e trasparente per azzerare i debiti e garantire un servizio efficiente ai cittadini”.