Cava de’ Tirreni, la denuncia del centrodestra: “Lo scontro tra Servalli e PD mina la credibilità e il funzionamento del Consiglio comunale”
Far ricadere le beghe politiche sugli organismi rappresentativi denota una grave mancanza di senso delle istituzioni
“Lo scontro politico all’interno della maggioranza ha raggiunto oramai livelli incredibili. La frattura, come oramai tutti sanno, è tra Servalli e il PD, partito sotto le cui insegne lo stesso Servalli è stato eletto sindaco. La posta in gioco sono le ambizioni personali alle prossime elezioni regionali”.
E’ quanto scrive il centrodestra metelliano in un comunicato stampa a firma dei sette consiglieri comunali appartenenti ai gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Noi Moderati, Forza Italia e i civici di “Siamo Cavesi”.
“Oggetto degli attacchi di Servalli -si legge nel comunicato- sono i principali esponenti del PD, e cioè il suo vicesindaco, Nunzio Senatore, e Adolfo Salsano, presidente del Consiglio comunale, che la scorsa settimana Servalli, in una intervista televisiva, ha addirittura invitato a dimettersi, tentando poi di ottenere dai consiglieri comunali di maggioranza una mozione di sfiducia nei suoi confronti”.
“Ieri, però -prosegue il comunicato- a questa storia si è aggiunto un ulteriore sgarbo del sindaco nei confronti del presidente del Consiglio comunale. Infatti, con una pec inviata a tutti i consiglieri e ai dirigenti comunali, il sindaco si è lamentato di non essere stato consultato quando la conferenza dei capigruppo ha convocato il Consiglio Comunale per il prossimo 17 ottobre e ha annunciato che non sarebbe stato presente, come sottolineato da Servalli nella pec, per quella data aveva già altri impegni istituzionali”.
“Il risultato -evidenziano i consiglieri dell’opposizione di centrodestra- è stato il rinvio a data da destinarsi del Consiglio, che aveva all’ordine del giorno le interrogazioni dei consiglieri nei confronti dell’amministrazione e il relativo dibattito. Insomma il sindaco – che ricorda ad ogni occasione di essere uomo delle istituzioni – non esita, quando la cosa gli fa comodo, a spostare la guerra all’interno delle istituzioni, minandone il regolare funzionamento per i propri interessi, cioè per mettere in difficoltà il presidente Salsano e fomentare ulteriori attriti con i consiglieri”.
“Lo spettacolo è tristissimo -denuncia il centrodestra- e conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che questa consiliatura è politicamente finita e che continuare non ha nessun senso, se non quello di utilizzare la propria posizione attuale come trampolino di lancio per il futuro”.
“Intanto -conclude il centrodestra- mentre questa storia finisce (e non ne vediamo l’ora), teniamo fuori gli organi istituzionali dalle beghe di parte e non riduciamone ulteriormente la credibilità”.