scritto da Nino Maiorino - 11 Ottobre 2024 06:55

Addio alle caldaie a gas dal 2040

Non è immediato, ma bisogna cominciare a pensarci

Le caldaie a gas rappresentano una valida soluzione per riscaldare casa in inverno. Sono comode perché permettono di avere un’ottima efficienza con costi contenuti.

Il mondo però viaggia sempre più verso una minor dipendenza dai combustibili fossili con l’obiettivo di arrivare alla totale dismissione e andare verso soluzioni green e sostenibili.

Per questo motivo l’Unione Europea ha varato una direttiva che prevede l’addio delle caldaie a gas a partire dal 2040 per tutta la Unione Europea.

Ma già dal 2025 finiranno gli incentivi statali per promuovere l’acquisto o la sostituzione di una caldaia a gas.

Dal 2040 poi sarà vietato produrre e vendere caldaie alimentate con combustibili fossili.

Nessun problema per chi ha a casa ancora una caldaia funzionante perché non sarà obbligato a cambiarla. Il divieto è solo per le nuove caldaie da montare.

Certamente la data del 2040 è ancora abbastanza lontana; ma considerato che dal prossimo anno terminano anche gli incentivi sull’acquisto di una nuova caldaia a gas, è bene iniziare a pensare quali valide alternative ci offre il mercato, capaci di avere una resa identica se non maggiore di quelle a gas, possibilmente a costi contenuti.

Ecco, al momento, le alternative migliori alla caldaia a gas.

Caldaia a pompa di calore

La pompa di calore è un impianto estremamente efficiente perché nel funzionamento non è prevista la combustione di gas o altri materiali.

Il suo funzionamento infatti si basa sul prelevare calore gratuito dall’ambiente esterno trasferendolo alla casa.

Funziona ad energia elettrica ma il consumo è molto basso perché è dovuto soltanto all’attivazione del compressore e di qualche accessorio; in media consuma dal 20 al 40% in meno rispetto ad una caldaia a gas.

Esistono 3 sistemi a pompa di calore:

  • Sistema aria-aria: utilizzato anche dal classico climatizzatore, permette lo scambio di aria tra esterno e interno. Al momento si tratta della soluzione più conveniente con costi d’impianto che vanno tra i 2.000 e gli 8.000 euro;
  • Sistema aria-acqua: funzionamento molto simile al precedente con la differenza che lo scambio d’aria con l’esterno serve a scaldare o raffreddare l’acqua che circola nell’impianto di riscaldamento. Il suo costo può arrivare anche a 10.000 euro;
  • Sistema geotermico: prelevando freddo o caldo della acque di falda o dal terreno, riscalda o raffredda l’acqua circolante nell’impianto. I costi d’impianto sono elevati e possono arrivare anche a 20.000 euro.

Caldaia a biomassa

  • È l’unico sistema a combustibile alternativo alla caldaia a gas perché proveniente da fonti non inquinanti. Per biomassa si intende legna, pellet, mais, gusci di frutta secca, ed altre sostanze organiche solide, purché non fossili.
  • È molto efficiente e permette anche di risparmiare parecchio sui costi rispetto ad una caldaia a gas. Una caldaia a pellet consuma il 25-30% in meno mentre con una a legna il risparmio può arrivare anche al 50-60%. La difficoltà sono i costi d’installazione che prevedono comunque lavori d’impianto abbastanza onerosi e il fatto che richiede un lavoro costante nel tempo come lo stoccaggio del materiale.

Caldaia elettrica

  • Riscaldare casa con una caldaia elettrica significa semplificare moltissimo l’impianto che si serve soltanto di speciali resistenze elettriche senza alcun gas. La soluzione è molto simile ad uno scaldabagno anche se più potente perché deve riscaldare tutta la casa e non solo l’acqua.
  • Il vantaggio di questa soluzione sta soprattutto nel costo di acquisto molto basso, anche di meno di una caldaia a gas. L’aspetto negativo è che ovviamente la bolletta dell’energia elettrica schizzerà in alto. Il suo consumo è circa 3 volte quello di una caldaia a metano e 4 volte quello di una pompa di calore. La soluzione sarebbe collegarla ad un impianto fotovoltaico ma i costi di installazione diventerebbero troppo elevati.

Caldaia ionica

Questa è una tecnologia, arrivata sul mercato da poco, che permette di produrre energia termica e quindi calore partendo da uno scambio di ioni.

Gli ioni sono atomi, o gruppo atomico, dotati di carica elettrica, positiva o negativa a seconda che abbia perduto o acquistato uno o più elettroni rispetto alla configurazione di sistema elettricamente neutro.

La ionizzazione è il processo attraverso il quale un atomo o una molecola, inizialmente neutri, acquistano una o più cariche elettriche elementari, positive o negative: può avvenire per cattura di elettroni (in tal caso si formano anioni) o, più frequentemente, per scissione (tramite radiazioni elettromagnetiche di elevata energia, per agitazione termica, per solvatazione) di un atomo o di una molecola in un catione e in uno o più elettroni, o per scissione eterolitica di una molecola in un catione e un anione.

Concetti non facili da comprendere per i non addetti ai lavori.

A noi comuni mortali serve conoscere i vantaggi della caldaia ionica legati al fatto che non ha bisogno né di unità esterna né di canna fumaria e raggiunge senza problemi temperature alte, anche di 90°; l’attivazione del processo avviene sempre tramite energia elettrica che ha comunque un costo irrisorio.

A livello economico non è molto conveniente sia per i costi d’impianto molto elevati, sia anche per i consumi che sono superiori rispetto ad una pompa di calore di circa una volta e mezzo.

Concludendo, l’unica alternativa che sembra conveniente, dal punto di vista pratico ed economico, sembra la pompa di calore, per montare la quale comunque è richiesto un investimento iniziale non di poco conto.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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