scritto da Pasquale Petrillo - 26 Settembre 2024 08:57

Chi non ricorda il passato è condannato a riviverlo

La pace arranca e arretra ovunque. L'ONU rischia di diventare ogni giorno di più una scatola vuota. Prende sempre più piede la convinzione che il ricorso alle armi, alla forza, alla violenza, sia la soluzione ai problemi

foto Giovanni Armenante

Stiamo lentamente ma inesorabilmente scivolando verso un conflitto mondiale, finanche nucleare? Speriamo di sbagliarci, ma i segnali che giungono dal mondo sono inquietanti e preoccupanti. Putin lascia ancora intravedere l’uso delle armi nucleari, se si troverà costretto a farlo. Sarà un bluff? Probabile. Tuttavia, già il fatto che venga paventata una simile eventualità non può che destare timore e indurci a riflettere. C’è poi l’altro, sanguinoso e antico scenario di guerra e di violenza terroristica: il Medio Oriente. Lo scontro che appare sempre più insanabile tra Israele e il radicalismo di una parte agguerrita del mondo islamico, semina morte e distruzione in quell’area del mondo, ma rischia sempre più di estendersi pericolosamente, contribuendo così a rendere ancora più instabile l’intero scenario internazionale. In conclusione, non sembra annunciarsi nulla di buono. La pace arranca e arretra ovunque. L’ONU rischia di diventare ogni giorno di più una scatola vuota. Prende sempre più piede la convinzione che il ricorso alle armi, alla forza, alla violenza, sia la soluzione ai problemi. L’umanità, molto probabilmente, ha dimenticato la devastazione dell’ultimo conflitto mondiale. L’atomica su Hiroshima e Nagasaki. I lager e lo sterminio di ebrei, rom, sinti e di tanta altra umanità ritenuta diversa e antisociale. “Chi non ricorda il passato è condannato a riviverlo” avvertiva George Santayana. Un ammonimento quanto mai attuale per l’intera umanità.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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