Salerno, un’antica tradizione: la rottura della pentolaccia riscoperta dal Club Inner Wheel
L’antico rito della rottura della pignatte è stato ricordato durante una serata di festa organizzata dalla presidente del Club Inner Wheel di Salerno, l’avvocato Valeria Romanelli D’Aniello, al Circolo Canottieri Irno, presieduto dal dottor Alberto Gulletta.
Le socie, sorteggiate a turno, bendate con una bellissima mascherina di pizzo, dopo che la presidente Romanelli, le aveva fatte girare per far perdere loro il senso della direzione, vibravano dei forti colpi con una mazza di ferro per colpire le pignatte di creta.
Molte socie dopo i tre colpi concessi andati a vuoto, non sono riuscite a rompere nessuna delle cinque pignatte appese ad un cavo di acciaio. Altre, più fortunate, a volte guidate anche dalle indicazioni dei presenti, che però molte volte cercavano di confonderle, sono riuscite a sferrare il colpo decisivo per rompere la pignatta e vincere il premio che consisteva in una pregevole collanina contenuta all’interno della pignatta insieme a tanti coriandoli e stelle filanti.
Tante le socie innerine che hanno partecipato alla serata, provenienti anche da altri Club Inner Wheel “Paestum – Città delle Rose”, presieduto da Lucilla Rago De Luna; Nocera -Sarno, presieduto da Carla Nobile Crudele ; Battipaglia, presieduto da Liliana Del Grosso, e di Torre del Greco, presieduto da Teresa Vittorioso Casciello. Presenti anche le Past Governatrici Maria Pietrofeso Andria e Bianca De Stefano, oltre a molti soci rotariani e al Presidente del Rotary Club Salerno, l’avvocato Nunzio Di Filippo.
La serata di festa che la presidente Valeria Romanelli ha intitolato “Le Antiche Tradizioni: La rottura della pentolaccia”, rientra nell’ambito delle manifestazioni che il Club sta portando avanti per diffondere la cultura e la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni:” Abbiamo voluto riscoprire questa antica tradizione che abbiamo vissuto da ragazze nelle serate organizzate, sia qui al Circolo Canottieri Irno, sia al Casino Sociale del Teatro Verdi”, ha spiegato la presidente che per raccontare le origini di questo rito ha chiesto la collaborazione del dottor Adolfo Gravagnuolo, noto esperto di cinematografia italiana, che ha studiato il rito della rottura della pentolaccia, quando, da Presidente dell’antico Casino Sociale del Teatro Verdi di Salerno, (ruolo che ha ricoperto per ben sette anni), organizzava questo gioco con i soci.
“Era il famoso ballo di Mezza Quaresima del Casino Sociale uno dei momenti più importanti del Circolo insieme al Gran Ballo di Carnevale, al Gran Ballo dell’Epifania, alla Festa di Primavera e alla Festa degli Auguri. Anche i ragazzi del Casino Sociale, già negli anni ’50, durante le loro serate nella veranda del Circolo, organizzavano questo gioco”.
Gravagnuolo, con le sue grandi doti di affabulatore e fine dicitore, ha raccontato la nascita di questo antico rito: “La rottura della pignatta affonda le sue radici nell’antichità. La chiesa cattolica si è appropriata di questo gioco, collocandolo durante l’evento quaresimale, un periodo di purificazione e di penitenza, che va dalla ceneri al giovedì santo. La persona con la benda agli occhi che deve colpire la pentolaccia, è accecata dalla fede cattolica e deve abbattere il peccato purificandosi. Se ci riesce ha un premio. Questo gioco è stato portato in Europa da Marco Polo, tornato dalla Cina dove si utilizzavano invece delle pignatte delle scatole colorate riempite con coriandoli e stelle filanti.
Il gioco è stato esportato poi dai missionari in America, dove ha riscosso molto successo soprattutto in Messico dove le pignatte sono in genere a forma di animali a quattro zampe come cavalli o altri animali. La serata, iniziata con un ricco buffet organizzato dal ristoratore Matteo Ragone, è proseguita con i balli accompagnati dalla musica proposta da Antonio D’Elia.