scritto da Carolina Milite - 22 Settembre 2024 11:07

Oggi è l’equinozio d’autunno: il significato culturale e spirituale e i riti di questo giorno

Nonostante ciò che si pensi comunemente, l’inizio dell’autunno non cade quasi mai il 21 settembre, ma sempre il 22 o il 23

L’equinozio d’autunno 2024 sarà oggi 22 settembre e precisamente alle 14:42. In quel momento il sole passa sopra lo zenit dell’equatore terrestre e sorge quasi esattamente a est e tramonterà a ovest e la giornata avrà 12 ore di luce e 12 ore di buio. Da oggi in poi perderemo in media 4 minuti di sole al giorno fino al 22 dicembre, solstizio d’inverno.

Le temperature, in verità, sono già scese da qualche giorno proiettandoci in anticipo, e dopo un’estate rovente e insopportabile, già nel clima autunnale. Ma come mai è il 22 settembre e non il “canonico” 21? L’autunno astronomico non arriva sempre lo stesso giorno. L’anno scorso si è verificato il 23 settembre. Nel 2021 l’equinozio d’autunno cadde il 22 settembre, come nel 2020. Perché la data e l’ora non sono mai uguali? Nonostante ciò che si pensi comunemente, l’inizio dell’autunno non cade quasi mai il 21 settembre, ma sempre il 22 o il 23. Il prossimo equinozio d’autunno previsto per il 21 settembre avrà luogo nel 2092, mentre quello del 24 settembre è previsto per il 2303! Questo perché la Terra non ci impiega esattamente un anno a ruotare intorno al Sole, ma circa 365 giorni e 6 ore. Quindi ogni anno per tornare nell’esatto punto dell’orbita la Terra ci impiega 6 ore in più. Questo tempo viene poi recuperato ogni 4 anni con l’aggiunta del 29 febbraio (6 ore all’anno x 4 anni = 24 ore, ovvero un giorno) nell’anno bisestile.

È un momento di passaggio molto particolare, è il momento di lasciare andare il vecchio e di fare spazio al cambiamento: gli antichi credevano in un suo valore magico ed erano convinti che durante questo momento vi era la possibilità di prendere ispirazione e forza dai propri sogni notturni. Il periodo dell’equinozio d’autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all’arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero. Nella tradizione cristiana l’equinozio di settembre è legato a San Michele Arcangelo, simbolo di cambiamento e liberazione, ma anche della capacità di distinguere il bene dal male. Nei Paesi Anglosassoni in occasione dell’equinozio d’autunno vengono organizzate delle feste per celebrare la tradizione dell’ultimo raccolto. Simbolo di questi raduni sono le bambole di granoturco, realizzate con le spighe del grano, che devono la loro origine ad alcuni rituali pagani. L’equinozio d’autunno viene celebrato in Cina in un festival noto come Mid-Autumn Festival o Moon Festival, dove vi è una grande abbondanza di cibo. Nella tradizione giapponese, l’equinozio d’autunno è celebrato durante la festa di Higan. Questo periodo, che dura una settimana, è un momento per onorare gli antenati e riflettere sull’impermanenza della vita.

Ma oggi è anche Mabon, una antica festività celtica e uno degli otto Sabbat, legati al movimento del sole. Mabon è simboleggiata dalla Cornucopia, il corno dell’abbondanza, emblema del cibo e dell’abbondanza, che rappresenta al periodo di fine estate in cui vengono fatte tutte le scorte per l’inverno. Si trattava di una festa di ringraziamento per tutto quello che la terra aveva donato. Tutto ciò che di commestibile veniva messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, veniva portato all’aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra e gli dei. Mabon  era un Dio gallese. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Mabon fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù. Durante questo tempo, Mabon vive, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron — il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere.

La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme.

I cibi dell’autunno: il grano in primis e poi altri cereali come orzo, avena e segale, le mele, i cachi, l’uva, ma anche bietole, barbabietole, cavolfiori. In autunno è tradizione raccogliere le giuggiole, da consumare poi mature in pieno inverno ma che anticamente, già ai tempi dei Fenici, si facevano fermentare per produrre il liquore più antico della storia, il famoso brodo di giuggiole che fece ubriacare Ulisse e i suoi uomini quando approdarono, dopo una tempesta, all’isola dei mangiatori di loto.

Con l’arrivo dell’equinozio d’autunno ha inizio la stagione più romantica e colorata dell’anno. Le temperature miti, l’esplosione dei colori della natura, le prime nebbioline, il profumo di caldarroste, i funghi, la vendemmia, le serate di pioggia in compagnia di un libro o di un film, il camino acceso… I colori e i sapori dell’autunno ci regalano relax e ci rallegrano nonostante l’estate sia finita.L’autunno è anche un periodo giusto per osservare al circolo polare artico l’aurora boreale.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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