Agropoli, il Carnevale e la Processione della Madonna di Costantinopoli diventano Patrimonio Culturale Immateriale della Campania
Due antiche e sentite tradizioni sono state inserite ufficialmente nel Patrimonio Immateriale della Regione Campania
‘La processione re la Maronna re lu maru – La regina venuta da Costantinopoli’, e il ‘Carnevale di Agropoli’entrano a far parte del Patrimonio Immateriale della Regione Campania.
Lo annuncia con orgoglio il Sindaco, Roberto Mutalipassi, dopo aver ricevuto il Decreto dirigenziale della Regione Campania. L’IPIC, Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano, cataloga le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana.
L’Amministrazione ha ottenuto l’iscrizione di due importanti e sentite feste tradizionali agropolesi. Ogni annoil 24 luglio si celebra la festa della Madonna di Costantinopoli che si conclude con la suggestiva processione delle barche. Da sempre venerata ad Agropoli, secondo la leggenda, la sua statua fu rinvenuta in mare dai pescatori agropolesi, che la portarono in processione fino al promontorio dove sorge l’attuale Chiesa a lei dedicatacostruita nel XVI secolo. Da quel momento, la Madonna di Costantinopoli è diventata la protettrice proprio dei pescatori. Inoltre la comunità porta avanti da anni la tradizione del Carnevale con un vero e proprio processo, lungo mesi, di creazione artistica che porta più di 200 volontari e gli storici carristidi lavorare in rete per la realizzazione dei carri allegorici.
Una timida parvenza di sfilata organizzata si ebbe già nel 1952 ma è nel 1968 che inizia la vera festa del Carnevale agropolese. Negli anni 80 si è avuta la svolta poiché nel programma, oltre alla sfilata dei carri allegorici, si aggiungono numerose manifestazioni collaterali: la corrida, le sfilate su passerella delle mascherine e l’esibizione di gruppi folkloristici e musicali.