Cava de’ Tirreni, il consigliere comunale Eugenio Canora scrive al nostro giornale: “Quale futuro per la nostra città?”
Ci interessa unicamente costruire una seria opzione di governo della città, pronti a confrontarci con tutti coloro che la pensano come noi, senza preclusioni o primogeniture
Riceviamo e pubblichiamo
Letto l’articolo a firma dell’ottimo Direttore di “Ulisse on line”, Pasquale Petrillo, dal titolo “Cava de’ Tirreni. Siamo alle torte in faccia in quella che fu la maggioranza del Sindaco Servalli”, ci permettiamo un commento.
Il racconto del Direttore (come di consueto) è quanto mai finemente descrittivo della situazione attuale: tuttavia, omette di sottolineare come le “torte”, a Palazzo di Città, volino ormai da ben tre anni. Per chi se lo fosse dimenticato, io mi sono tirato fuori, assumendo una posizione chiara, già da allora.
“Un Sindaco concentrato solo su se stesso e sul proprio futuro politico, che ha iniziato, con inusitato anticipo, una campagna elettorale non richiesta e dannosa per la città”
Il quadro attuale vede: quale infausto protagonista, un Sindaco concentrato solo su se stesso e sul proprio futuro politico, che ha iniziato, con inusitato anticipo, una campagna elettorale non richiesta e dannosa per la città; opposizioni che appaiono del tutto scoordinate e che non riescono ad incidere, forse anche (come pure fa notare il Direttore), in primo luogo, per una malcelata volontà di non sfiduciare Servalli, nella speranza che quest’ultimo si logori da solo, e, d’altra parte, al fine di prendere tempo per preparare l’affondo.
“Cava vive una situazione di grandissima difficoltà. Basterà ricordare, al riguardo: la chiusura dei centri anziani; l’incremento scriteriato dei costi dei parcheggi e dei servizi sportivi… “
Tutto questo mentre Cava vive una situazione di grandissima difficoltà. Basterà ricordare, al riguardo: la chiusura dei centri anziani (tuttora vigente); l’incremento scriteriato dei costi dei parcheggi e dei servizi sportivi; decisioni (assai più gravi) come quella di aderire ad un piano di riequilibrio non opportuno e, soprattutto, non necessario, che, per diversi anni, renderà la vita molto difficile alle prossime amministrazioni e che ha condizionato gli uffici fino a fargli commettere errori “da matita blu”, come quello, per esempio, di fissare imposte IMU per terreni considerati edificabili e che, in realtà, non lo sono affatto (problematica che sarà oggetto di una nostra prossima interrogazione consiliare).
In questo magmatico (quanto deprimente) scenario, noi del “Coordinamento Civico per CAVA” riteniamo doveroso intervenire segnatamente per fare chiarezza rispetto alla nostra posizione.
Dal dicembre dello scorso anno, con la costituzione del Coordinamento abbiamo lanciato un appello alla città per cambiare rotta, proprio nel momento in cui Servalli cambiava ancora strategia, passando dalla distruzione al nulla cosmico, condito da inutili sermoni in Consiglio o da post su fb in cui si continuava (e si continua), parossisticamente, ad elencare una serie di obiettivi raggiunti dall’Amministrazione (quasi tutti riferibili al primo mandato), sottacendo – o, addirittura, spacciando per risultati conseguiti – alcune gravi criticità, come, ad esempio, la totale assenza di una pianificazione urbanistica efficace o di politiche abitative e generatrici di crescita economica.
Noi vorremmo provare a cambiare tale stato di cose ed attendiamo di capire chi ci sta, ora che si sono finalmente materializzate quelle condizioni, politiche e tecniche, per provare a riorganizzare le forze e tornare a fare proposte per costruire il futuro di Cava.
L’ultima crisi politica, generata dal cambio di rotta del Presidente Adolfo Salsano e del Consigliere Danilo Leo, come fatto rilevare sempre dal Direttore, è solo l’ultimo colpo di scena offerto da una maggioranza che, da tempo, aveva perso compattezza e dinamismo.
Ma proprio ora che – nel deludente scenario odierno – altri esponenti di estrazione progressista sembrano voler convergere sulle nostre posizioni, non dobbiamo noi commettere un errore capitale: quello di dire semplicemente “Ve l’avevamo detto!”.
Unicamente in quest’ottica va, dunque, interpretato il nostro voto di astensione nell’ultimo Consiglio Comunale: come un segnale dato a quelle forze progressiste che, volendo ricercare un rilancio della propria azione, potrebbero pensare di contribuire alla costruzione di quella piattaforma politica che noi del Coordinamento, con quotidiano impegno, stiamo cercando di strutturare.
“Una mozione di sfiducia al Sindaco la voteremmo senza tentennamenti”
Da ultimo (ma non per ultimo) abbiamo già chiarito, in più di un’occasione – e lo ribadiamo – che se qualcuno dovesse proporre una mozione di sfiducia al Sindaco la voteremmo senza tentennamenti: non desideriamo, tuttavia, che questo diventi l’unico (o il principale) argomento all’ordine del giorno per la città.
Se qualcuno ha voglia di uscire dalla mera polemica ed iniziare a costruire una vera opzione, liberale, democratica e meritocratica, capace di puntare all’efficacia, efficienza ed economicità della gestione amministrativa, noi ci siamo.
Non chiedeteci, però, di ordire o caldeggiare trame di palazzo: non fa parte della nostra natura.
Ci interessa unicamente costruire una seria opzione di governo della città, pronti a confrontarci con tutti coloro che la pensano come noi, senza preclusioni o primogeniture. Non abbiamo la verità in tasca ma tanta voglia di ricercarla, con sacrificio, metodo… e cuore.
Consigliere comunale Eugenio Canora
“Coordinamento Civico per CAVA“