Cava de’ Tirreni, Armando Lamberti e le perle ai porci
Ci ha fatto tenerezza, ma anche rabbia, il discorso tenuto dal consigliere Armando Lamberti. Uno sforzo intellettuale per giustificare il voto a favore di Servalli. Che peccato. Uno spreco. Un intervento di spessore, sorretto dalle migliori intenzioni, che, a nostro avviso, meritava uno sbocco del tutto diverso, anzi, opposto. In altre parole, un voto contrario
Tanto tuonò… che non piovve. La seduta consiliare di venerdì si annunciava per Servalli e i suoi come una sorta di periglioso se non addirittura fatale attraversamento tra Scilla e Cariddi, invece tutto è andato per il meglio. Mare piatto, insomma.
A questo punto, qual è la lettura da dare? Mah, che dire. Più che altro sembra prevalere la stanchezza e la rassegnazione. Nell’intero parlamentino cittadino.
Certo, la maggioranza ha superato un altro difficile appuntamento. E’ ormai certificato che non è più una maggioranza. Conta su 12 voti sui 25 disponibili.
E l’opposizione? o meglio le opposizioni in quanto se ne contano più d’una? Procedono in ordine sparso tra assenze giustificate, ingiustificate e strategiche, ed astensioni, alcune delle quali contraddittorie e incomprensibili.
Per dirla tutta, è un quadro sconsolante. Deprimente. Avvilente.
Ormai si sta procedendo per consunzione. Un esaurimento, un cedimento, che riguarda l’intero Consiglio comunale, non solo la maggioranza-non maggioranza che sostiene Servalli.
Si vive alla giornata. E’ una sorta di bancarotta politica. Un fallimento, un definitivo tracollo nei riguardi dell’elettorato metelliano. Prima si chiude questa consiliatura, meglio sarà per la città. Almeno si mette un punto a capo. Poi, si vedrà.
Per il resto che dire? Ci ha fatto tenerezza, ma anche rabbia, il discorso tenuto dal consigliere Armando Lamberti. Uno sforzo intellettuale per giustificare il voto a favore di Servalli. Che peccato. Uno spreco. Un intervento di spessore, sorretto dalle migliori intenzioni, che, a nostro avviso, meritava uno sbocco del tutto diverso, anzi, opposto. In altre parole, un voto contrario.
D’altro canto, il professore Lamberti ha subito tante di quelle angherie politiche da Servalli e i suoi che da tempo avrebbe dovuto trarre le conclusioni. All’amico Armando rivolgiamo l’invito a tener in debito conto, una volta per tutte, il Vangelo secondo Matteo quando Gesù pronunciò la parola: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi ”.
Ad ogni modo, rispettiamo e comprendiamo, pur non condividendoli, il ragionamento e le motivazioni del consigliere Lamberti. E, in larga misura, anche le condizioni poste a Servalli, ovvero di cambiare registro e dare risposte puntuali entro un paio di mesi su diversi punti qualificanti. Con l’avvertimento che, in caso di inadempienza da parte del Sindaco, uscirà dalla maggioranza.
Vedremo. Siamo sicuro che da Servalli non arriverà nessuna risposta positiva. Non l’ha data in tutti questi anni, perché dovrebbe farlo adesso? Tempo perso, insomma. Questo per dire che poi per il consigliere Lamberti non ci sarà alcuna ragione o alibi per continuare a far parte della maggioranza e a sostenere ancora un sindaco, Servalli, che lo ha usato e mortificato senza ritegno alcuno.
Per il resto, ci sarebbe tanto altro da dire, ma inutile infierire in una città che vive in toto, non solo in politica, un clima da basso impero, dove inevitabilmente la decadenza si coniuga all’infingardo pantano del presente ed alle nebbie sul futuro.