Chi ha qualche decennio sulle spalle ricorda che, dopo la prima guerra mondiale, si spinse molto per utilizzare l’energia elettrica in sostituzione di altre fonti energetiche nell’industria privata.
Per il trasporto pubblico avvenne lo stesso, l’incremento dei servizi pubblici si sviluppò quasi esclusivamente grazie alla energia elettrica, per l’utilizzo della quale vennero create le elettro-vie, quel reticolo di cavi elettrici ai quali si agganciavano le aste dei pullman o i pantografi dei tram per alimentare i motori elettrici.
Fa riflettere la constatazione che anche i trasporti ferroviari subirono una radicale trasformazione; molto celermente le locomotive a vapore vennero sostituite da quelle alimentate a corrente elettrica, e le vaporiere vennero conservate nei musei dove ancora oggi si possono ammirare.
Le ferrovie in qualche circostanza utilizzarono piccoli convogli alimentati da gasolio, le littorine, che ancora funzionano su alcuni tratti disagiati e non elettrificati.
Nelle città tutti i trasporti pubblici vennero alimentati a corrente, sia che viaggiassero su ruote, i filobus, sia su rotaie, i tram; non c’è chi non ricordi che lungo le strade cittadine si sentiva, oltre al sibilo dei motori elettrici, lo sferragliare dei tram con il classico scampanellio che i conducenti facevano per far spostare i pedoni, e i clacson dei filobus allo stesso scopo.
Successivamente ci fu una specie di ripensamento, evidentemente pilotato dalle compagnie petrolifere interessate al commercio dei derivati del petrolio, gasolio e benzina, e la politica si adeguò.
Gradualmente i filobus elettrici vennero sostituiti da autobus a gasolio, poi scomparvero le elettro-vie, mentre il settore tranviario ridimensionò il servizio, lasciando i tram nei depositi e sostituendoli con gli autobus.
Una rivoluzione comprensibile solo con la necessità di accontentare le compagnie petrolifere delle quali siamo diventati succubi.
Ora sembra che ci sia una lodevole inversione di tendenza.
Una panoramica sulla storia e i vantaggi dell’energia elettrica nei sistemi di trasporto
I tram sono un’icona del trasporto urbano in molte città del mondo; la loro presenza è spesso associata a vie alberate, lunghe linee di fili aerei e un’efficienza che sembra quasi magica.
Ma perché esattamente i tram sono elettrici?
Esploriamo la storia di questa scelta e i vantaggi che l’energia elettrica offre nei sistemi di trasporto pubblico.
Evoluzione del tram: dai cavalli all’energia elettrica
Prima dell’avvento dell’elettricità, i tram erano trainati da cavalli o da locomotive a vapore.
Queste prime forme di trasporto pubblico urbano erano rumorose, inquinanti e spesso inefficienti.
L’introduzione dell’energia elettrica ha rivoluzionato completamente il settore.
Il passaggio all’elettricità
Il primo tram elettrico funzionante è stato sviluppato a Berlino nel 1881 da Werner von Siemens.
Utilizzando un sistema a catenaria, il tram elettrico era in grado di muoversi silenziosamente e senza l’inconveniente dei fumi nocivi prodotti dalle locomotive a vapore.
Questo segnò l’inizio di un’era di trasporto pubblico più pulito ed efficiente.
Vantaggi dell’energia elettrica nei tram
- Ambientalismo e sostenibilità
Una delle principali ragioni della la scelta dell’elettricità per i tram è il suo impatto ambientale ridotto rispetto ad altre forme di energia.
Gli impianti elettrici dei tram sono in grado di utilizzare fonti di energia rinnovabile, riducendo così le emissioni di gas serra e migliorando la qualità dell’aria nelle città.
- Efficienza energetica
I motori elettrici sono noti per la loro efficienza energetica.
Rispetto ai motori a combustione interna, i motori elettrici dei tram sono in grado di convertire una percentuale molto maggiore dell’energia elettrica in movimento, riducendo così i costi operativi e l’uso complessivo di energia.
- Silenziosità
L’energia elettrica rende i tram estremamente silenziosi durante il loro funzionamento.
Questo è particolarmente importante nelle aree urbane, dove il rumore del traffico può essere fastidioso per i residenti e dannoso per la salute.
- Flessibilità di design e tracciato
Giacché i tram elettrici non dipendono da una linea ferroviaria rigida, possono essere facilmente integrati nelle infrastrutture esistenti o adattati a percorsi più flessibili.
Questo li rende una scelta versatile per le città che desiderano migliorare il loro sistema di trasporto pubblico senza dover apportare modifiche significative all’ambiente circostante.
Esempi di tram elettrici di successo nel mondo
La scelta dell’elettricità come fonte di energia per i tram ha portato a numerosi vantaggi per le città di tutto il mondo.
Oltre a essere più sostenibili e efficienti dal punto di vista energetico, i tram elettrici offrono un’esperienza di viaggio più piacevole e silenziosa per i passeggeri.
Tram di Melbourne, Australia
Il sistema di tram di Melbourne è uno dei più grandi al mondo e completamente alimentato da energia elettrica.
Con oltre 250 chilometri di binari e una vasta rete di linee, i tram di Melbourne rappresentano una parte essenziale del sistema di trasporto pubblico della città.
Tram di Zurigo, Svizzera
Il sistema di tram di Zurigo è rinomato per la sua puntualità, efficienza e sostenibilità. Circa l’80% dell’energia utilizzata per alimentare i tram proviene da fonti rinnovabili, rendendo il sistema un esempio eccellente di trasporto pubblico a basso impatto ambientale.
Tram di San Francisco, Stati Uniti
I famosi tram di San Francisco sono un’icona della città e funzionano esclusivamente con energia elettrica. Attraversano le ripide colline della città, offrendo agli abitanti e ai visitatori un modo unico e sostenibile per spostarsi.
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Guardando al futuro, è augurabile che sempre più città optino per l’elettrificazione dei loro sistemi di trasporto pubblico, contribuendo così a creare comunità più verdi e vivibili.