scritto da Redazione Ulisseonline - 18 Luglio 2024 08:00

Rifiuti… e la bolletta va su

Come gruppo M5S locale seguendo la linea nazionale di promozione di Rifiuti Zero abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione ad attuare i 10 punti del programma Rifiuti Zero

k’ingegnere Giuseppe Benevento dirigente del Movimento 5 Stelle

Riceviamo e pubblichiamo

 

Unica strada trasformare il problema dei rifiuti in una risorsa.

Come gruppo M5S locale seguendo la linea nazionale di promozione di Rifiuti Zero abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione ad attuare i 10 punti del programma Rifiuti Zero.

Nel febbraio 2013 è stata presentata una petizione sottoscritta da oltre 600 cittadini cavesi e presentata all’amministrazione Galdi da pochi mesi insediata per promuovere ed applicare i 10 punti. Purtroppo dopo un incontro avuto nel Giugno 2013 con gli uffici comunali poco o nulla si riuscì ad ottenere. Con l’amministrazione Servalli e con il suo programma elettorale in cui includeva l’attuazione di Rifiuti Zero pensavamo che sarebbe andata meglio, invece nulla, sono trascorsi altri nove anni senza che nulla sia cambiato e permane il problema di una più efficiente gestione dei rifiuti e della tariffa in costante aumento.

Qualche cosa si è mossa solo grazie all’impegno degli amministratori e tecnici dirigenti della Metelliache hanno promosso qualche lodevole iniziativa, come ad esempio quella sul riuso di prodotti elettronici obsoleti o danneggiati.

Abbiamo promosso tavole rotonde e convegni monotematici invitando anche chi si è fatto promotore di notevoli iniziative in altre città, con risultati notevoli, uno per tutti: Rossano Ercolini, promotore in Italia della pratica“Rifiuti Zero”, ma a poco è servito, fino ad ora.

Questa la breve ma doverosa premessa.

Cosa si può fare nell’immediato?

Provammo a tracciare la rotta già nel programma elettorale che come Movimento 5 Stelle proponemmo alla città in occasione delle amministrative 2020.

La strada da noi indicata richiede un profondo impegno in interventi non strutturali: i cittadini vanno formati, educati in maniera capillare e successivamente, eventualmente, multati salatamente qualora non si attengono puntualmente alle regole per una corretta gestione dei rifiuti, regole che partono dalla separazione per arrivare al conferimento in strada.

Aderire alla strategia “Rifiuti Zero” comporta la necessità di affrontare e decidere su alcuni aspetti fondamentali a cui la nostra cittadinanza dovrà essere orientata, si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale. Le azioni da mettere in campo vanno studiate, sperimentate e attentamente valutate.

Negli ultimi tempi, per colpa anche di una mancata seria programmazione nella gestione dei rifiuti, quanto di buono si era avviato, che ha trovato la collaborazione della stragrande maggioranza dei cittadini cavesi, rischia di andare vanificato, soprattutto nelle frazioni, dove sempre più spesso compaiono piccole discariche.

I cittadini cavesi, la maggioranza, che attuano la differenziata ottimamente vanno premiati ed il sistema di tassazione va assolutamente cambiato. Si deve applicare il principio del “chi inquina paga”. Si dovrà pagare sulla quantità di rifiuti che i cittadini producono, e quindi iniziare ad attuare buone pratiche di acquisto, ridurre innanzitutto il volume dei rifiuti con la formazione dei cittadini, attuare isole di compostaggio, fare una differenziata di qualità, e così via. In tal modo nel medio termine, con l’incentivo a non produrre rifiuti e differenziando meglio, il servizio costerà meno per tutti.

La bolletta della “spazzatura” ed il suo costo è dato dal costo che la società Metellia fattura al Comune. Essa è composta da due parti: costo fisso e costo variabile.

Quello fisso è dato dal monte ore operai, costo automezzi, mentre quello variabile è calcolato sulla base della superficie dell’appartamento e del numero di componenti il nucleo familiare.

Cosa proponiamo di attuare?

Proponiamo di iniziare ad adottare l’uso delle buste nominative per i cittadini con l’introduzione della tecnologia RFID, per essere a passo con la tecnologia e con la mente proiettata al futuro per le tante applicazioni che nascono quotidianamente.

Attualmente c’è il deposito su strada in determinati giorni di secco, plastica o multimateriale, carta ed umido.

Proponiamo, per tutta la frazione secca, l’assegnazione delle buste nominative che identifica l’utenza, in tal modo si fa pagare il costo del sacco all’utente ogni volta che lo deposita e per il suo intero volume.

Quindi non conviene depositare il sacco se risulta non pieno perché verrebbe addebitato il suo costo per intero. Quali azioni virtuose ne derivano da ciò?

Il cittadino inizierà ad essere oculato nelle scelte cercando di portare presso il suo domicilio un minor volume possibile di prodotti che poi sarebbe obbligato a differenziare ed a pagare;

Sarà ridotto,sempre in un arco temporale medio lungo il numero di operatori dedicati alla raccolta perché saranno ridotti i depositi in strada.

La domanda da porsi è: quanto tempo impieghiamo a riempire una busta di 70 litri,per intenderci quei grossi bustoni neri, se effettuassimo una corretta differenziata?

Il recupero di personale non più impegnato in strada potrà essere impiegato al controllo di una corretta differenziata, a controllare le decine di discariche abusive in città e nelle frazioni, un aumento dei servizi per la collettività, una riduzione della bolletta ed infine una città più pulita.

Sicuramente l’applicazione di una prassi così complessa e lontana dalle nostre abitudini necessita di tanto tempo, tanto lavoro e di tanta collaborazione dei cittadini.

Il cambiamento nel modo di pensare la gestione dei rifiuti è molto faticoso. Pensare che ciò che si genera può essere considerato un prodotto e non uno scarto potrà portare a sensibili miglioramenti. Siamo convinti che i cittadini stessi potranno essere attori protagonisti del cambiamento una volta che cominceranno ad essere tangibili i benefici sia economici che ambientali.

Attualmente i conferimenti presso l’isola ecologica possono consentire uno sconto massimo in bolletta del 25% sulla parte variabile della tariffa. Si potrebbe, se la legge lo permette, rendere lo sconto illimitato anche attingendo ai proventi dalla vendita del materiale da indirizzare al recupero.

Per l’umido invece va fatto un discorso a parte. E’ la parte più pesante dei rifiuti ed è quella che comporta maggior problemi di gestione.

Si propone di: promuovere le isole ecologiche con compostiere; incentivare le compostiere domestiche, attualmente possibili solo a chi ha un giardino, ma potrebbero essere promosse ed incentivate anche quelle casalinghe. Anche questa frazione, se conferita in strada, andrebbe pesata dotando gli attuali bidoncini con bilancia ed apertura “intelligente” solo con scheda magnetica da parte dei residenti assegnati a quel bidoncino.

Il percorso è lungo e tortuoso. Ci vuole una ferrea volontà per attuarlo.

L’obiettivo è attuare la tariffa puntuale.

 

           Il Gruppo Territoriale del M5S

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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