scritto da Pasquale Petrillo - 23 Giugno 2024 08:58

Immigrazione, lavoro e schiavismo

La politica e le varie istituzioni sembrano solo adesso "scoprire" la questione della totale illegalità in cui vivono e lavorano migliaia e migliaia di immigrati

foto Giovanni Armenante

Parole forti quelle pronunciate ieri dal presidente Mattarella contro lo sfruttamento dei lavoratori immigrati. La vicenda del giovane lavoratore indiano Satnam Singh, morto “vedendosi rifiutati soccorso e assistenza dopo l’ennesimo incidente sul lavoro”, sta scuotendo il Paese. Mattarella, in un passaggio del suo discorso, pronunciato in occasione del  160esimo anniversario della Croce Rossa, fotografa la situazione. “Fenomeno che, con rigore e con fermezza, va ovunque contrastato, totalmente eliminato e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo”. C’è poco da aggiungere. La politica e le varie istituzioni sembrano solo adesso “scoprire” la questione della totale illegalità in cui vivono e lavorano migliaia e migliaia di immigrati. Basti pensare che l’azienda dove lavorava il bracciante indiano è sotto inchiesta per caporalato da cinque anni. Non cinque giorni, bensì cinque anni. E che solo ora si parli seriamente di rivedere la legge Bossi-Fini, che disciplina l’immigrazione, in vigore dal 2002. Da subito mostrò i suoi limiti. Adesso, dopo oltre venti anni, si accenna finalmente a modificarla? Ne sono passati, nel frattempo, di governi e maggioranze. Da Berlusconi a Prodi, da Monti a Letta, da Renzi a Gentiloni, da Conte a Draghi. In conclusione, la politica nel nostro Paese sul tema dell’immigrazione da anni è la protagonista assoluta di una fiera dell’ipocrisia. A destra come a sinistra, sulla pelle degli immigrati si fanno battaglie ideologiche, ma mai provvedimenti concreti, seri, efficaci, onesti. In un Paese che, in generale, fa finta di non vedere questa nuova forma di schiavismo, non meno disumano e intollerabile di quello del passato.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.