Cava de’ Tirreni, Massimo Troisi era anche di origini metelliane: la scoperta di “Cava Storie”
La nonna di Massimo Troisi, Teresa Murolo era stata registrata all’anagrafe del Comune di Cava de’ Tirreni il giorno 8 ottobre 1886 ed era della frazione Annunziata. Quella verve, quella ironia, quelle intuizioni di uno dei più grandi attori e registi campani sarebbero quindi anche un po’ cavesi
Una ricerca condotta dal gruppo Cava Storie fa luce sulle sue origini in parte cavesi grazie alla nonna.
Massimo Troisi era un po’ cavese. Sua nonna Teresa Murolo, sposò Luigi Troisi, ferroviere. Ebbero alcuni figli tra cui Alfredo, che convolò a nozze con Elena Andinolfi e andarono a vivere a San Giorgio a Cremano. Qui ebbero sei figli Annamaria, Rosaria, Luigi, Vincenzo, Massimo, Patrizia.
Nonna Teresa fu registrata all’anagrafe del comune di Cava de’ Tirreni il giorno 8 ottobre 1886. La ricerca è stata condotta dal gruppo di studiosi Cava storie, che hanno approfondito un dato offerto dal dottore Generoso Conforti.
A seguito di questa scoperta è in programma per il prossimo autunno un evento ad hoc organizzato dalle associazioni “Accademia Talenti”, “Cavastorie” e “Fuori Tempo Teatro Luca Barba” e l’agenzia internazionale 1886 Agency.
Quella verve, quella ironia, quelle intuizioni di uno dei più grandi attori e registi campani sarebbero quindi anche un po’ salernitane. Sul genio non cambia niente, quella caratteristica però, si trova anche un po’ in un Dna, non tutto all’ombra del Vesuvio. La ricerca è ben circostanziata dai fatti. Teresa Murolo nacque nella frazione della Santissima Annunziata a Cava de’ Tirreni, il 7 ottobre 1886 e venne registrata il giorno dopo, con l’atto di nascita numero 637.
Una storia d’altri tempi, in bianco e nero, che mette l’accento sulle origini anche un po’ cavesi del protagonista de “Il postino”, film che quest’anno compie trent’anni dall’uscita e a cui è dedicata l’edizione 2024 del prestigioso Premio Troisi.
Come dice qualcuno, Cava è la “città della fiction” dove la realtà si fonde con le leggende e i fatti del passato e le presunte vocazioni del presente.