Autonomia differenziata, quale sarà il destino futuro del Sud
La legge è stata fortemente voluta della Lega che ha sempre combattuto per gli interessi dei cittadini del Nord
L’Autonomia differenziata da ieri è diventata legge con la definitiva approvazione da parte della Camera dei deputati. Come spesso accade in Italia, è una riforma monca. Nella legge, infatti, non ci sono ancora le risorse per finanziare i Lep, vale a dire i Livelli essenziali di prestazione che devono essere garantiti ai cittadini di tutto il Paese. Non importa se piemontese o siciliano, toscano o pugliese. Restano intatte, però, le fortissime preoccupazioni per il destino del Mezzogiorno. La legge è stata fortemente voluta della Lega che ha sempre combattuto per gli interessi dei cittadini del Nord. Guarda caso più ricco e meglio servito dal pubblico. Insomma, ci si può fidare di una legge scritta dal leghista Calderoli? Assolutamente no. A pelle. Quel che conta, tuttavia, sono le norme approvate ieri. Vedremo in concreto quale sarà la sorte che toccherà al Sud. La sensazione è che così rischia ancora di più di allontanarsi dal resto del Paese.