Premier e leader di partito capilista: l’Italia è un caso eccezionale nell’UE – Il trend, nei partiti del Vecchio Continente, è candidare eurodeputati uscenti, new entry o, al limite, membri del governo in carica, come nel caso della Polonia.
Meloni annuncia candidatura in tutte le circoscrizioni – Forse non è un “unicum” ma sicuramente un caso eccezionale in Europa.
L’Italia, schierando il suo capo di governo e quattro leader di partito (inclusa la stessa premier) come capilista alle Europee, va in direzione contraria ai Paesi membri dell’UE, o almeno a quelli più grandi e popolosi.
In Italia, con l’annuncio di Giorgia Meloni e quello a seguire di Carlo Calenda, sono quattro i leader di partito alla guida delle liste.
La Premier ha annunciato che lo farà in tutte le circoscrizioni.
Carlo Calenda ha replicato che, con la sua Azione, farà altrettanto, assieme ad Elena Bonetti.
Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, sarà capolista in quattro circoscrizioni, ad eccezione delle Isole.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, guiderà le liste democratiche al Sud e nelle Isole.
Candidati fittizi: la necessità di una norma per evitare le false candidature – Occorre una proposta per porre fine al fenomeno delle candidature fittizie e garantire maggiore serietà e legittimità alle elezioni.
Basterebbero due righe per non ripetere in futuro lo spettacolo ridicolo e indecente di candidati fittizi che riempiono le strade di manifesti chiedendo voti per cariche che non ricopriranno mai.
Sarebbe sufficiente una semplice norma: chi si candida a un’elezione, deve optare, se eletto, per il mandato acquisito, con la rinuncia automatica alla eventuale carica già detenuta e divenuta incompatibile.
Una regola semplice, proposta più un quarto di secolo fa da Gianfranco Mor, costituzionalista di grande valore e buon senso, che avrebbe impedito di svilire elezioni decisive per il futuro dell’Europa: ora esse sono svilite perché vengono trasformate in un sondaggio per certificare chi è il più amato (o la più amata) dagli italiani o in una prova generale dell’elezione diretta del “capo” prospettata nella riforma costituzionale.
Una disposizione di poco clamore ma grande efficacia che, forse, avrebbe aiutato a sprovincializzare questa campagna elettorale, spostando l’attenzione dalle polemiche interne ai temi di rilievo continentale.
A differenza della generalità degli Stati, sono nelle liste vari segretari dei partiti di opposizione e, al momento, solo Matteo Renzi ha promesso di restare a Strasburgo.
Nella terza parte, indicheremo tutte le liste e i candidati della Circoscrizione Sud relativamente alla nostra Regione. (segue)