Ci stiamo avvicinando alle elezioni per il rinnovo dei parlamentari della Unione Europea.
In verità abbiamo riscontrato, finora, uno scarso interesse da parte della popolazione italiana, evidentemente perché ancora vede questa Unione distante da noi, lontana dai nostri problemi, eterea nella soluzione degli stessi, talvolta più come una “mancata amica” (per non dire nemica) del nostro paese.
Ma non vogliamo, in questa occasione, impelagarci in queste problematiche, che ci riserviamo di affrontare successivamente, dedicandoci ora agli aspetti burocratico-amministratiti di queste elezioni, prima a livello generale e poi a livello della circoscrizione elettorale che interessa il nostro territorio, vale a dire quella SUD che comprende, oltre alla Campania, l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, il Molise e la Puglia.
I dati riportati sono ricavati da “Il Sole 24 Ore” e da altri siti on line, anche istituzionali.
Vediamo come si svolgeranno le elezioni europee del 2024 in Italia, le modalità di voto, le circoscrizioni e le regole sulle preferenze.
I seggi elettorali saranno aperti nel pomeriggio di sabato 8 giugno (dalle ore 15,00 alle ore 23,00), e poi nell’intera giornata di domenica 9 (dalle ore 7,00 alle ore 23,00).
Per votare si deve essere cittadino italiano e aver compiuto il 18° anno di età.
Ogni elettore deve recarsi alla sezione indicata nella tessera elettorale, che va portata assieme a un documento di identità.
Si vota col sistema proporzionale, come stabilito dalla legge elettorale europea; ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di seggi proporzionale ai voti ricevuti.
L’Italia, con Polonia e Belgio, sono gli unici Paesi ad avere più circoscrizioni elettorali; lo stivale è diviso in 5 circoscrizioni: Nord Ovest (29 seggi), Nord Est (15), Centro (15), Sud (18) e Isole (8): in totale 85 seggi.
ELEZIONI EUROPEE 2024 – CIRCOSCRIZIONI ELETTORALI IN ITALIA | |||||||||||||
CIRCOSCRIZIONI | SEGGI | REGIONI | |||||||||||
NORD OCCIDENTALE | 20 | VAL D’AOSTA, LIGURIA, PIEMONTE, LOMBARDIA | |||||||||||
NORD ORIENTALE | 15 | EMILIA ROMAGNA, FRIULI VENEZIA GIULIA, | |||||||||||
TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO | |||||||||||||
CENTRO | 15 | LAZIO, MARCHE, TOSCANA, UMBRIA | |||||||||||
S U D | 18 | ABBRUZZO, BASILICATA, CAMPANIA, CALABRIA | |||||||||||
PUGLIA | |||||||||||||
ISOLE | 8 | SARDEGNA, SICILIA | |||||||||||
76 | |||||||||||||
Per votare si deve tracciare un segno sul simbolo corrispondente alla lista prescelta.
A differenza degli altri Stati, in Italia c’è la possibilità di dare il voto di preferenza; è possibile, non obbligatorio, esprimere fino ad un massimo di tre preferenze.
Nel caso di più preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda e terza preferenza saranno annullate: non possono essere scelti perciò tre candidati o tre candidate, ma due uomini e una donna, o due donne e un uomo. Gli elettori comunque hanno anche la facoltà di non indicare alcuna preferenza, in questo caso il voto non andrà al capolista indicato dal partito, ma solo alla lista.
Non è ammesso il “voto disgiunto”; non si può, quindi, selezionare una lista e poi indicare la preferenza tra i candidati di un’altra lista.
I candidati alle elezioni europee, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, sono cittadini italiani che debbono aver compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni, o cittadini di altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste aggiunte, che possiedano i requisiti di eleggibilità al Parlamento europeo previsti dall’ordinamento italiano e non siano decaduti dal diritto di eleggibilità nello Stato membro di origine.
Si può votare per i partiti o gruppi politici che abbiano regolarmente depositato il proprio contrassegno presso il Ministero dell’Interno e che abbiano successivamente presentato presso gli uffici elettorali costituiti presso le Corti d’Appello dei capoluoghi di circoscrizione le proprie liste di candidati.
Sono esenti dalla raccolta delle firme tutti i partiti che abbiano un gruppo parlamentare nel Parlamento italiano o che nelle ultime elezioni politiche abbiano presentato candidature con proprio contrassegno e abbiano ottenuto almeno un seggio.
Sono esentati anche i partiti aderenti ad uno dei partiti europei (Ppe, Pse, Verdi, etc) che abbiano nel Parlamento europeo un deputato eletto nelle circoscrizioni italiane.
Per i partiti o movimenti non esentati, servono almeno 15mila firme in ogni circoscrizione.
Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
Voto accessibile agli “studenti fuori sede” – Gli studenti fuori sede potranno votare, per la prima volta, per le liste e i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine, senza la necessità rientrare nel comune di residenza. Per l’ammissione al voto “fuori sede” gli studenti interessati hanno dovuto presentare un’apposita istanza al Comune di residenza entro il 5 maggio 2024.
La nuova modalità di voto consentirà agli studenti domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un comune fuori dalla propria regione di residenza di votare: nel comune dove vivono temporaneamente se questo appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza; oppure in seggi speciali istituiti nel capoluogo di Regione del comune dove vivono temporaneamente, se quest’ultimo appartiene ad una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza.
Quindi: se, ad esempio, uno studente milanese studia a Forlì, non potrà votare nei seggi della città romagnola, ma dovrà farlo a Bologna in quanto l’Emilia-Romagna e la Lombardia appartengono a due circoscrizioni diverse.
Invece, qualora uno studente bolognese stesse frequentando l’università a Verona non dovrà votare nel capoluogo di regione veneto, ma potrà votare a Padova, dato che entrambe le regioni appartengono alla medesima circoscrizione Nord-Est.
(Segue)