Cava de’ Tirreni, crisi politica risolta a Palazzo di Città: trovata la quadra per le deleghe agli assessori
Una pace armata, però, visto che i rapporti al suo interno e tra molti dei suoi componenti e il sindaco Servalli si sono irrimediabilmente deteriorati. Il fuoco, insomma, continua a covare sotto la cenere
A Palazzo di Città sembra che si sia trovata la quadra dopo le notte dei lunghi coltelli. Almeno all’apparenza nella serata di ieri è stata siglata la pace in maggioranza. Una pace armata, però, visto che i rapporti al suo interno e tra molti dei suoi componenti e il sindaco Servalli si sono irrimediabilmente deteriorati. Il fuoco, insomma, continua a covare sotto la cenere.
Nelle prossime ore ci sarà l’ufficialità di quello che è un grande rimescolamento di carte, o meglio di deleghe.
A quanto sembra due sono gli assessori che escono ridimensionati. Il primo è Nunzio Senatore, un tempo “gemello” politico di Servalli ed ora un assessore mal sopportato non fosse altro perché potrebbe e dovrebbe essere il più pericoloso e quotato avversario del primo cittadino alle prossime regionali. Sì, perché mentre Servalli nonostante il ruolo ha un peso elettorale modesto se non insignificante, Nunzio Senatore, nonostante tutto, resta un grandissimo collettore di consensi. Come è sempre stato e di sicuro sarà anche alle prossime regionali.
Come dicevamo Nunzio Senatore dovrebbe restare vicesindaco, ma perderebbe la delega ai Lavori Pubblici che Servalli forse terrà per se. Senatore perderà anche la manutenzione (che dovrebbe passare a Germano Baldi), l’ambiente e i rapporti con la Metellia (forse assegnate alla Iuliano). Come deleghe gli saranno assegnate le attività produttive e il patrimonio. In compenso, sembra che abbia preteso ed ottenuto una stanza a fianco di Servalli al piano nobile del Palazzo di Città e, si dice, che a sloggiare dovrà essere Lorena Iuliano.
Altro assessore retrocesso è Annetta Altobello che perde le politiche sociali. Le verranno assegnate a quanto si mormora nei corridoi del palazzo delle deleghe residuali, tipo lo sport e l’impiantistica, forse anche il SUAP. In pratica, nulla o quasi secondo queste voci di corridoio.
La Garofalo avrà assegnata un’altra delega, quella al PNRR, mentre ad essere fortemente promossi da Servalli sono la Iuliano, che sembra farà incetta di deleghe pesanti, e Giovanni Del Vecchio, forte, quest’ultimo, del gran maestro di cerimonie e spalla del sindaco in questi ultimi tempi: Antonio Barbuti.
Ed è proprio Barbuti, con il suo gruppo di Italia Viva, che sembra il vero vincitore di questo braccio di ferro con il Pd che, soprattutto con il ridimensionamento del suo uomo forte, Nunzio Senatore, ne esce fortemente indebolito.
Del Vecchio avrà come deleghe le politiche sociali e i servizi cimiteriali, da sempre questi ultimi il pallino di Barbuti. In pratica, a palazzo gira già una battuta: Del Vecchio si occuperà dei bisogni dei cavesi dalla culla alla bara.
In ultimo, per quanto riguarda i consiglieri, ad Armando Lamberti saranno confermate le deleghe alla cultura e alla sanità, ma perde il PNRR, e ad Anna Padovano finalmente sarà ufficialmente assegnata la delega ai PICS finora detenuta informalmente per l’impedimento frapposto, si dice, proprio di Nunzio Senatore, da anni padrone assoluto dei lavori pubblici in città. Tra i consiglieri delegati potrebbe esserci anche Pasquale Santoriello, di Italia Viva, che potrebbe avere la delega ai servizi cimiteriali. Insomma, questa delega, per accontentare l’uomo forte del palazzo, Antonio Barbuti, non andrebbe all’assessore Del Vecchio ma comunque resterebbe appannaggio di Italia Viva.
Queste le indiscrezioni. Fra poco avremo l’ufficialità di un sisma politico talmente floscio che non ha fatto scappare neanche i gatti dal davanzale di Palazzo di Città.