Cava de’ Tirreni, sull’assegno di cura sospeso Italo Cirielli ammonisce: “Gravissimo disagio per le famiglie. L’Amministrazione deve ovviare al loro malessere”
L'assegno di cura è un sostegno economico destinato alle persone in situazione di handicap grave che può essere erogato direttamente alla persona disabile, alla sua famiglia o ad altre persone che assistono la persona con disabilità
“Da ormai tre mesi, precisamente da gennaio 2024, l’assegno di cura è stato sospeso dalla sera alla mattina, lasciando soli i genitori, senza assegno e senza assistenza. Nel mese di marzo, mi hanno riferito i cittadini interessati, i quali hanno manifestato la propria rabbia asserendo che non ce la fanno più ad attendere, che sono stati avvisati per portare urgentemente l’ISEE socio sanitario. Ma, ad oggi, pare non sia stata data ancora nessuna risposta concreta”.
A fare da megafono a questo increscioso disagio è il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli, che ha portato la questione all’attenzione dell’assessore alle Politiche Sociali di Cava de Tirreni, Annetta Altobello.
L’assegno di cura è un sostegno economico destinato alle persone in situazione di handicap grave che può essere erogato direttamente alla persona disabile, alla sua famiglia o ad altre persone che assistono la persona con disabilità. Esso è alternativo all’inserimento in una struttura residenziale e permette alla persona con disabilità di rimanere nel proprio contesto sociale e affettivo, nonché di condurre una vita il più possibile indipendente.
“Per quali ragioni da circa quattro mesi è stato interrotto il servizio di erogazione degli assegni di cura? – chiede il consigliere Cirielli – Cosa intende fare l’amministrazione per ovviare a questo grandissimo disagio. Qual è il budget destinato a tale misura? Qual è stata l’evoluzione negli ultimi 5 anni? Quanti sono i beneficiari sul territorio dell’ambito? E’ possibile avere un resoconto distinto per città e per tipologia di beneficiario?”.
“Dalla richiesta alla convocazione sono passate settimane – conclude Italo Cirielli –senza che ci fosse un riscontro. i familiari delle persone assegnatarie dell’assegno, vista l’infinita attesa, mi hanno fatto giungere il loro grido di esasperazione affinché io facessi da tramite con l’Amministrazione comunale per poter dare loro delle risposte”.