Cava de’ Tirreni, il Consiglio comunale approva lo Statuto dell’Azienda Speciale Consortile Cava- Costa d’Amalfi: nasce un nuovo carrozzone?
I consiglieri comunali di opposizione hanno palesato le loro perplessità e hanno chiesto chiarimenti su di un tema ritenuto estremamente importante e delicato
L’Azienda Speciale Consortile Cava- Costa d’Amalfi (A.S.C.C.C.A.) è una realtà. Via libera, dunque, alla gestione associata delle politiche sociali e sanitarie nei Comuni afferenti all’Ambito territoriale S2 Cava de’ Tirreni-Costa d’Amalfi (Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare).
Il Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni – Comune capofila – ha approvato l’atto costitutivo e lo Statuto nella seduta di ieri pomeriggio.
L’assessore ai Servizi Sociali, Annetta Altobello, ha parlato di una svolta con l’istituzione di questo nuovo organismo per la gestione di servizi essenziali che garantirà una migliore stabilità e continuità ai servizi sociali e per assicurare la giusta dignità ai cittadini che maggiormente hanno bisogno di aiuto; ha inoltre ricordato che l’attuale Piano di Zona mette insieme Comuni molto diversi tra di loro. C’è Cava de’ Tirreni con i suoi poco più di 50.000 abitanti e altre comunità che ne hanno 3000 o meno (basti pensare ad Atrani che ne conta poco più di 800 e Furore con circa 680 abitanti) con esigenze e prospettive molto diverse tra loro.
I consiglieri comunali Pasquale Senatore, Marcello Murolo, Italo Cirielli ed Eugenio Canora hanno palesato le loro perplessità e hanno chiesto chiarimenti sui costi di gestione, le assunzioni di personale e su diversi punti dello Statuto in un’ottica di comprensione di numerose imprecisioni riscontrate come, ad esempio, lo stralcio in cui Praiano, Conca dei Marini e Furore parlano nello Statuto in loro dotazione della possibilità di instituire un banco farmaceutico mentre non ve n’è menzione in quello cavese.
Sono stati proposti dall’opposizione quattordici emendamenti e tanti dubbi sono stati sollevati su di un tema ritenuto, a ragione, estremamente importante e delicato, ma con esito contrario da parte della maggioranza presente in aula che li ha rigettati con voto contrario.
Al termine della sessione, il Consiglio ha approvato il punto all’Ordine del Giorno con 14 voti favorevoli, 1 astenuto e 6 contrari.
La domanda sorge spontanea: nascerà un nuovo carrozzone?