Cava de’ Tirreni, soddisfazione di Rifondazione Comunista su Case e Ospedali di Comunità: il via alla creazione di presidi sanitari territoriali
Case e Ospedali di Comunità sono a tutti gli effetti strutture di assistenza medica, finalizzate a restituire azioni evidenti per rispondere alle necessità sanitarie della cittadinanza
“L’Azienda Sanitaria Locale di Salerno ha comunicato la pianificazione di interventi per la realizzazione di strutture di erogazione delle prestazioni sanitarie di base, secondo i principi di prossimità e di assistenza territoriale. Il nuovo Atto Aziendale prevede particolari misure per la salute, in conformità con PNRR e atti di programmazione della Regione Campania. Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali, da realizzare entro il 2026 su tutto il territorio salernitano per un totale di 54 presidi, rispondono alla Missione 6 Componente 1 del PNRR “Potenziamento e realizzazione di strutture territoriali supportate da una rete di prossimità e dallo sviluppo della telemedicina”. Case e Ospedali di Comunità sono a tutti gli effetti strutture di assistenza medica, finalizzate a restituire azioni evidenti per rispondere alle necessità sanitarie della cittadinanza. Fornire reti di supporto locale è il primo passo verso il rafforzamento della salute della collettività in forma di diritto, che garantisca l’uguaglianza nelle possibilità di accesso al supporto medico”.
E’ quanto scrive in una nota stampa il Circolo di Rifondazione Comunista Francesco Gagliardi di Cava de’ Tirreni.
“Nel 2020 -si legge ancora- Rifondazione Comunista è entrata in Amministrazione con Vincenzo Servalli puntando alla progettualità sulla sanità territoriale. Case di Comunità e Ospedali di Comunità sono luoghi dove il personale medico-sanitario può svolgere funzioni di base utili alla cittadinanza. Dopo una forte conflittualità con l’Amministrazione, siamo riusciti a rinnovare la sinergia: quella dell’Ospedale di Comunità è una vittoria che portiamo a casa”.
“Il prossimo obiettivo -conclude la nota- sarà la “Casa del parto”, per tutte coloro che necessitano di un confronto con figure professionali per l’assistenza alla gravidanza, al parto e alla maternità”.
29.03.2024 – By Nino Maiorino – Vivamente c’è da augurarsi che entro il 2026 si realizzi il tutto, anche se sono un poco scettico perchè nel nostro paese sono noti i tempi lunghi per la realizzazione di opere di questa portata; ma spero tanto di sbagliarmi.