Cava, Fratelli d’Italia candida a sindaco Renato Aliberti. Per ora.
Sono ormai sempre più definite le posizioni rispetto al prossimo appuntamento elettorale per le comunali previste per maggio a Cava de’Tirreni. Sabato prossimo dovrebbe essere il turno di Fratelli d’Italia a lanciare con una conferenza stampa il proprio candidato, si tratta di Renato Aliberti, imprenditore cavese con il vizietto della politica e con un passato alla guida di Forza Italia in città.
Nella riunione di ieri, infatti, i dirigenti locali di Fratelli d’Italia hanno dato la loro benedizone alla candidatura di Aliberti, riservandosi, però, di valutare più in là altre eventuali ipotesi di lavoro. A quanto pare non viene esclusa del tutto la prospettiva di un’alleanza con Città Democratica dell’ex sindaco Luigi Gravagnuolo. In questo caso, potrebbero venir meno sia la candidatura di Cicalese che quella dello stesso Aliberti a favore di una candidatura unitaria come potrebbe essere quella di Fabio Siani, portavoce di Fratelli d’Italia, il quale però vede come la peste la sua eventuale candidatura a sindaco.
Ad oggi, comunque, si contano nove candidati a sindaco. A sinistra, ci sono quella di Michele Mazzeo per i Comunisti Italiani, di Cettina Capuano per una formazione civica fortemente caratterizzata politicamente, di Enzo Servalli per il Pd e di Stefano Cicalese per Città Democratica.
A centro vi sono due raggruppamenti civici, uno più spostato sul centrosinistra, quello di Armando Lamberti, l’altro sul versante di centrodestra, guidato da Marco Senatore.
A destra, quindi, Renato Aliberti, mentre fuori dagli schieramenti vi sono i pentastellati con Mario Siani. Infine, il sindaco Marco Galdi e siamo a nove, per ora.
Restano ancora indecisi, in quanto alla candidatura a sindaco, il Nuovo Centro Destra con Giovanni del Vecchio, il Nuovo Psi di Gigino Napoli, così come resta incerta e indefinita la posizione dell’altro gruppo pentastellato, ovvero gli Amici di Beppe Grillo.
Forza Italia, invece, che ieri si è riunita al solito all’Holiday Inn per avviare la ricostruzione del partito in città, ha comunque deciso, assente per motivi familiari il commissario Gigi Casciello, di dare sostegno alla continuità politica, in pratica di sostenere con una lista forzista la ricandidatura a sindaco di Marco Galdi. In breve, quel che resta degli azzurri cavesi fa riferimento al consigliere Enrico Polacco e all’assessore Fortunato Palumbo, da sempre sostenitori della linea politica pro-Galdi, e quindi sono questi ultimi ormai a menare la danza e non si vede come potrebbe essere altrimenti, dopo che in due anni l’attuale dirigenza ha praticamente dilapidato un patrimonio politico ed elettorale a dir poco invidiabile.
Da segnalare, infine, una nota politica diffusa da Enrico Bastolla, candidato alle primarie del Pd e secondo solo dietro al vincitore Enzo Servalli.
Bastolla fa sapere di star predisponendo “una lista di giovani professionisti, di impegnati sul fronte del volontariato, di navigati operatori del settore finanziario, al fine di garantire quel salto di qualità che consentirà, senza se e senza ma, la vittoria per lo scranno di primo cittadino al Partito Democratico”.
“Le intese con Servalli -dichiara Bastolla- erano e sono chiare: nessun accordo con esponenti che abbiano di fatto partecipato alla giunta Galdi, nessun “inciucio” con politici che abbiano avuto e continuino ad avere a cuore situazioni particolari come l’abusivismo edilizio, né tanto meno farsi abbindolare da personaggi, cosiddetti “animali elettorali”, che per capacità di promettere ed ottenere voti, anche in numero cospicuo, possano poi tirare per la giacca il primo cittadino”.
Bastolla parla addirittura di “una purificazione delle liste, che sarebbe il primo vero passo verso una selezione della classe politica che gioverebbe al partito prima ed alla cittadinanza poi”.
“Sarò il garante -conclude Bastolla- di tutti i ventiquattro candidati della lista che porterà come simbolo, molto probabilmente, il mio nominativo, segno della condivisione dei miei principi da parte di tutti, ed in particolare degli eletti che risponderanno ai dettami del partito, in linea con quanto deciso nel programma”.
Al di là di qualche tono da Savonarola, che poco si confà con la simpatia e la cordialità della persona, Enrico Bastolla con questa nota porta un non indifferente contributo di chiarezza politica. Questo, a maggior ragione per i toni a volte troppo sfumati del candidato a sindaco Enzo Servalli, che spesso appare condizionato nell’affermare con nettezza le sue posizioni politiche un po’ forse per la mitezza di carattere, un po’ per la sua naturale predisposizione alla cordialità dei rapporti anche con gli avversari politici.
Se quella espressa da Bastolla è in toto la linea politica anche di Servalli, allora per il Pd c’è sì il rischio di una campagna elettorale in salita, ma, in caso di vittoria, di avere maggiore possibilità di garantire alla città un governo stabile e coeso. Insomma, una campagna all’insegna non di vincere per vincere e occupare poltrone, ma soprattutto di vincere per poi governare. Lo spirito è quello giusto, anche se, a volte, il troppo diventa nemico del giusto. (foto Angelo Tortorella)