Ancora una volta Marevivo raduna tutti a Napoli per la Convention Nazionale.
Sono giunti da tutt’Italia! Numerosi i giovani entusiasti pieni di realizzazioni di progetti e di proposte. Promesse da mantenere!
Un mare di entusiasmo.
Siamo radunati al Museo Darwin Dhorn per le relazioni scientifiche e al Circolo Canottieri per l’accoglienza della delegazioni. Ci ospitano per lo svolgimento dei lavori. Quelli scientifici all’acquario storico si completano con la visita delle vasche che ovviamente incantano tutti e stupiscono particolarmente quelli che non praticano attività subacquea.
Al Circolo Canottieri si avvicendano le delegazioni che illustrano l’attività svolta.
Si fa un cenno alla Convention dell’anno scorso caratterizzata dall’entusiasmo di un’agognata apertura dopo la forzata pausa Covid. Si rammentano le opere d’arte scaturite da fantasie che magicamente impiegano rifiuti per rinascere incantate creazioni artistiche. Rosalbainvita ancora una volta gli artisti a redigere un Manifesto come quello dei futuristi di oltre 100 anni fa! É tempo di farne uno nuovo! Le nuove frontiere dell’espressione artistica vanno indicate segnalate celebrate.
Tutti sorridono, fa notare il presidente del Circolo. Mentre dichiara che terrà aperte le porte del circolo per qualunque necessità e impegno di Marevivo. Tutti sono felici di esserci e di partecipare.
L’associazione continua instancabile da quasi 40 anni la sua attività di difesa della natura e del mare.
Legislazione attuazione decreti. Informazione. Formazione e sensibilizzazione commisurata alle varie fasce di etá. Il coinvolgimento delle molteplici attività marinare. Pesca Vela Canoa Subacquea Balneazione. La giornata é densa di racconti specificando il territorio di riferimento. Un’attenzione speciale alla diffusione delle oceaniche manifestazioni ludiche che sempre più numerose invadono litorali. Concerti gare motocicli … Vanno frenate proibite. Distruggono habitat preziosi anche se non percepiti come tali.
Alla fine della giornata si consegnano eleganti targhe di cristallo come riconoscimenti agli attivisti volontari che da sempre contribuiscono alla missione di Marevivo.
E parliamone di questo mare!
Voglio vederlo con i miei occhi che amano i miti. Me lo sento nelle vene. Il mare nelle vene ce lo abbiamo tutti. Difatti la composizione chimica di questo elemento é simile a quella del sangue (Claude Bernard fisiologo).
E mi piace figurarmelo femmina! Invidio i francesi che lo chiamano La Mer.
E Rosalba Giugni lo chiama Madre Mare.
Una madre generosa misteriosa magnifica e segreta.
La più discreta.
In superficie spalanca la bellezza della immensa distesa. Mutevole di ora in ora. Mutevole per stagioni climi paesi tempeste. Sempre bellissima sempre!
E sotto nasconde il suo dolore!
Cela meraviglie sconosciute ai più.
Cela anche i suoi dolori! Dolori inflitti dall’essere violata abusata sfruttata svilita.
E tutto accoglie.
Vita e morte.
La grande massa fluida è sempre uguale ai complessi mutamenti e respira respira…
Frattanto…i suoi tesori ancora ci incantano.
I suoi segreti ancora da decifrare.
I suoi dolori ancora da soffrire.
E noi siamo Marevivo!
Noi siamo il piccolo esercito che ha sentito il richiamo di questa Madre Mare e si raduna per conoscere capire scoprire proteggere difendere restituire…
Noi siamo la speranza della felicità fluttuante.
Noi Marevivini siamo le onde che incalzano sugli scempi e le offese per rinascere in armonia con le leggi che ci hanno creato e reso quello che siamo.
Uomini e donne in fermento di attività e sentimenti di ricomposizione.
Madre Mare ci accoglierà e cullerà grata immensa e benefica.