Cava de’ Tirreni, convegno sull’utilità delle comunità energetiche rinnovabili
Gli interventi hanno enfatizzato l'utilità delle CER (comunità energetiche rinnovabili), tenendo conto anche del tema della sostenibilità.
In un momento storico caratterizzato da incertezze e perplessità, è fondamentale abbattere le barriere che impediscono l’innovazione. Per fare in modo che ciò accada, basta partire dalle fondamenta, cioè dalle piccole realtà territoriali e culturali del nostro Paese.
Uno dei principali problemi attuali è, infatti, l’uso scorretto ed eccessivo delle fonti di energia. È stato l’argomento principale del convegno che ha avuto luogo sabato 16 marzo 2024 al complesso monumentale di San Giovanni di Cava de’ Tirreni. La sezione di Legambiente “Terra Metelliana” si è impegnata al massimo per la buona riuscita dell’evento. Moderatore dell’evento è stato Attilio Palumbo, presidente della sezione cavese di Legambiente nonché figura di rilievo nel panorama cittadino per lo sviluppo di piani e progetti nei settori della green economy. Gli interventi hanno enfatizzato l’utilità delle CER.
Gli interventi
Una volta create, le comunità energetiche rinnovabili sono configurazioni che permettono di usufruire energia in aree geografiche specifiche: più il consumo è “limitato” e autosufficiente, più non si spreca energia in larga scala! A tal proposito Pia Napoli, project manager di Helios S.p.A., ha spiegato quanto esperti bisogna essere nella gestione delle CER, quindi quanto attraenti esse devono essere per poter funzionare in maniera efficiente.
Le raccomandazioni e le iniziative rispetto all’autosufficienza energetica sono state argomento degli altri oratori. Tra essi si ricordano i professori associati dell’Università di Salerno, Gianluigi De Mare e Lucio Ippolito, il presidente di Madre Terra Energia, Raniero Madonna, e il delegato per la transizione energetica ANCE AIES Salerno, Stefano Di Sessa.
Il tema della sostenibilità energetica è attuale sia nel Bel Paese sia in Europa. La sfida, che deve essere affrontata dalla comunità internazionale, ha già tratto soluzioni concrete in altri territori, come quelli tedeschi e spagnoli.
Serena Angioli, dirigente dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, ha conferito un’inquadratura più europea al problema, mentre Patrizio Ricci, presidente e co-fondatore di Associació Uno, ha parlato della sua esperienza a Valencia. La Spagna e la sensibilità della popolazione hanno permesso una riflessione su come la creazione delle CER incida sull’aspetto sociale. Chiunque voglia impegnarsi per la sostenibilità energetica, dovrà fronteggiare fenomeni come l’ansia da cambiamento climatico. La sfida non è solo tecnica, bensì consta di una formazione su diversi livelli.
Gli interventi enfatizzato l’utilità delle CER, dando più sicurezza e più certezza al pubblico oratore su una soluzione efficace.