Cava de’ Tirreni, in dirittura d’arrivo i lavori per il recupero del Castello di S. Adiutore: a chi e come sarà affidata la sua gestione?
La questione non è di poco conto. La posta in gioco è alta e bisogna andare ben oltre la logica dell’orticello. Nel corso degli anni, infatti, le scelte non sono state affatto felici. Una per tute l'ex Mediateca, una struttura chiusa e abbandonata da un po' che sta seriamente rischiando di andare in malora
E’ di oggi la notizia che il Castello Arechi, dal 2000 affidato in gestione con contratto di concessione ad un privato, torna alla Provincia di Salerno.
Viene da chiedersi quanto ancora manca alla conclusione dei lavori in corso nel nostro castello, quello di S. Adiutore, che mirano al recupero degli antichi spazi del complesso architettonico e prevede un mix di funzioni culturali (museo, sale per esposizioni temporanee, punti informazioni). Lavori che hanno comportato un impegno di spesa di 2.186.195,00 euro rientra tra i progetti del Programma Integrato Città Sostenibile (Pics).
La consigliera comunale che ha curato gli interventi dei progetti Pics, Anna Padovano Sorrentino, in più di un’occasione ha individuato nel Castello di S. Adiutore una innovativa attrazione turistico- culturale, con l’implementazione delle moderne tecnologie multimediali e di videomapping.
C’è da chiedersi a questo punto a chi e come sarà affidata la gestione del Castello di S. Adiutore. Insomma, ci sarà un bando e come sarà? Quali i requisiti per partecipare. La questione non è di poco conto. La posta in gioco è alta e bisogna andare ben oltre la logica dell’orticello. Nel corso degli anni, infatti, le scelte non sono state affatto felici. Una per tute l’ex Mediateca, una struttura chiusa e abbandonata da un po’ che sta seriamente rischiando di andare in malora.
Da più parti la speranza è che trovi spazio la procedura della cooperativa di comunità, come peraltro disciplinata anche dalla legge regionale, e così coinvolgere nella gestione in modo compartecipato regione, comune, associazione ed altri enti.
L’auspicio è che una volta spesi i soldi pubblici siano poi bene utilizzati nell’utilizzo dei beni riqualificati a vantaggio degli interessi generali della città.
Vedremo-
