De Luca è ormai fuori controllo
Immaginiamo cosa sarebbe successo a parte invertite. Una sorta di marcia su Roma della destra contro un governo guidato da una donna della sinistra etichettata come stronza. Sarebbe venuto giù il mondo
Ormai non fa più ridere. Ha perso il controllo. Parliamo di Vincenzo De Luca, che dalle iperbole e fanfaronate è passato agli insulti più beceri. Una modalità tipica di chi in politica è a corto di argomenti e vede mancare il terreno sotto i piedi. Peccato, anche perché il tema dell’autonomia differenziata meriterebbe azioni e ragionamenti più efficaci, profondi e raffinati. A maggior ragione da chi governa un pezzo importante del Mezzogiorno d’Italia. E la sinistra e il Pd rispetto a queste pessime sceneggiate deluchiane cosa fa? Nulla. Muti. Immaginiamo cosa sarebbe successo a parte invertite. Una sorta di marcia su Roma della destra contro un governo guidato da una donna della sinistra etichettata come stronza. Sarebbe venuto giù il mondo. Le femministe si sarebbero stracciate le vesti. I giornali e le piazze si sarebbero mosse all’unisono contro il pericolo fascista, a difesa delle istituzioni e perché no dei sacri valori della Costituzione repubblicana. Tutto questo non ci sarà. Povera Italia. La doppia morale della sinistra giustifica lo squadrismo, la prevaricazione e l’arroganza di quello che possiamo definire il fascismo rosso. L’impressione, però, è che a trarre vantaggio da una simile radicalizzazione politica sarà proprio Giorgia Meloni. Almeno nell’immediato.