Addio a «Rombo di Tuono»
Un amore per il suo Cagliari che gli impedì di accettare le offerte dei grandi club del continente, Juventus e Inter in primo luogo. L'altro suo amore fu la Nazionale
Ci ha lasciato ieri sera un’altra leggenda del calcio: Gigi Riva. Aveva da poco compiuto 79 anni forse il più grande attaccante del nostro calcio. Chi ha avuto la fortuna di vivere la sua epopea di calciatore ne ha apprezzato le doti sportive, la sua potenza atletica e la straordinaria forza fisica, tanto da essere soprannominato «Rombo di Tuono», ma anche le qualità di un uomo serio, riservato, di poche parole, ma di principi semplici, saldi e sani. Lombardo di nascita ma poi inguaribilmente innamorato della Sardegna forse più di un sardo di nascita. Un amore per il suo Cagliari che gli impedì di accettare le offerte dei grandi club del continente, Juventus e Inter in primo luogo. L’altro suo amore fu la Nazionale, che lo vide grande protagonista tant’è che è il giocatore che ha segnato più gol in azzurro. E poi i due gravi infortuni subiti. Uno gravissimo, in Nazionale, al Prater di Vienna. Si riprese con grande forza di volontà dopo quasi un anno di sofferenza, riuscendo a ritornare un protagonista assoluto e più forte di prima. Con lui se ne va un mito, ma più ancora un pezzo glorioso di un calcio che non c’è più.