Maiori, Erasmo Amato: lo scultore che ama la libertà
Erasmo a 23 anni, decide di cambiare rotta e di soddisfare il suo bisogno di dare corpo e forma alla sua creatività. La scoperta della scultura e il piacere di plasmare una materia inerte, morta e fredda, in un qualcosa di creativo.
E’ forse l’ultimo rappresentante dell’artigianato in Costiera Amalfitana, una volta ricca di laboratori come quello della ceramica o quello della carta e della concia delle pelli. Erasmo Amato, scultore che ama la libertà, è restato tenacemente legato alla sua Maiori e alla sua vocazione artistica.
Ci dice il 69enne Erasmo Amato: “Ho iniziato ragazzo ad imparare il mestiere del fabbro, presso alcuni artigiani di Maiori ed ho avuto diverse esperienze lavorative ma poi, insoddisfatto del lavoro ripetitivo di costruire porte, finestre, ho iniziato a cimentarmi con il ferro battuto, creando oggetti di arredamento di mia creazione: letti, lampadari, lampioni, lavorando per le ville e le abitazioni della Costa d’Amalfi”.
Erasmo a 23 anni, decide di cambiare rotta e di soddisfare il suo bisogno di dare corpo e forma alla sua creatività. La scoperta della scultura e il piacere di plasmare una materia inerte, morta e fredda, in un qualcosa di creativo che ha una propria anima, è l’input dal quale prendono forma le opere che arredano la sua officina-studio. E’ un lavoro duro e faticoso, quello dello scultore che plasma il ferro battuto e del rame forgiato con il martello dopo un’operazione di riscaldamento del metallo in forgia. E’ il mondo di un’artista umile e silenzioso che però della sua libertà fa un punto di forza, infatti ci dice: “Io sono uno “zingaro”, nel corso degli anni ho cambiato diversi luoghi in cui svolgere la mia attività, dal laboratorio di Pucara (Tramonti), a Ponteprimario ed oggi in Via Conceria a Maiori”.
Chi vuole entrare nel mondo dello scultore può semplicemente fare visita a quest’artista che non si nega, e con l’abilità delle sue mani dà vita a vere opere d’arte, tra cui citiamo la splendida scultura del Pinocchio che ogni anno insieme ad altre creazioni, di piccole e grandi dimensioni vengono esposte en plen air lungo il corso Reginna,
Tra le sue opere più ammirate è da citare la splendida scultura dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale.
Sarebbe veramente meritorio che quest’artista ricevesse una maggiore visibilità nell’ambito degli eventi culturali che annualmente si svolgono a Maiori (magari una retrospettiva di opere create nel corso di decenni di attività), darebbe lustro all’artista ma sarebbe anche motivo di orgoglio per Maiori che già alla fine dell’ Ottocento e inizio Novecento si distinse per aver dato vita ai “costaioli o pittori di Maiori“ e oggi in ambito della scultura trova in Amato uno dei suoi “geni creativi”.
Bravo, sempre attento alla cultura ed all’arte della tua Costiera.
Complimenti Roberto, riesci sempre a farci entrare completamente negli argomenti che tratti facendoci scoprire piccole realtà che ci circondano e che spesso diamo per scontato perché entrano nella nostra quotidianità ( tipo il Pinocchio lungo il corso Reginna) ed a farci riflettere sulla straordinarietà che c’è dietro ognuna di loro. Sebbene sia risaputo che scultore Amato sia straordinario, solo ora mi ci soffermo con la consapevolezza che la sua arte merita. Grazie.