Il neonato abbandonato a Torino e la tutela della maternità
La normativa in materia è più che adeguata, ma occorre lavorare maggiormente nel garantire in concreto il massimo della tutela alla maternità. Anche per evitare che accadano ancora episodi come quello dell'altro ieri a Torino
Sembra impossibile che possa succedere ancora una cosa del genere nel nostro Paese. Eppure è successa. L’altro ieri è stato trovato un neonato abbandonato in un cassonetto alle porte di Torino. Non è il primo e forse non sarà neanche l’ultimo, ma possibile mai che ancora oggi si arrivi a tanto? Non osiamo immaginare neanche lontanamente cosa possa spingere una madre ad un gesto del genere. E non è neanche il caso di elevarsi a giudice. Tuttavia, un simile gesto resta disumano ed agghiacciante. A maggior ragione oggi, che è consentito alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato. Non solo. Se la madre vuole restare nell’anonimato la dichiarazione di nascita è fatta dal medico o dall’ostetrica. In questi ultimi anni, per prevenire il fenomeno dell’abbandono traumatico del neonato, molte regioni italiane hanno promosso campagne informative al riguardo. Evidentemente non basta. Occorre forse fare di più in termini di comunicazione. Così come maggiori e più concreti interventi di tipo sociale, economico e psicologico a favore delle donne in attesa. In sintesi, la normativa è più che adeguata, ma occorre lavorare maggiormente nel garantire in concreto il massimo della tutela alla maternità. Anche per evitare che accadano ancora episodi come quello dell’altro ieri a Torino. La maternità è un evento straordinario. Per la donna, ma anche per la società. E straordinariamente bello deve sempre essere. Per tutti.