La Corte dei Conti condanna Ingroia
La Corte, come sempre, non guarda in faccia a nessuno, com'è del resto giusto che sia
La Corte dei Conti ha condannato in appello l’ex pubblico ministero Antonio Ingroia a risarcire 145mila euro. Il danno erariale contestato era avvenuto quando l’ex pubblico ministero lavorava presso la società Sicilia Digitale quale amministratore pro tempore tra il 2013 e il 2019. La giustizia della Corte dei Conti a volte è lenta, ma inesorabile. Quest’ultima vicenda lo dimostra. La Corte, come sempre, non guarda in faccia a nessuno, com’è del resto giusto che sia. Di sicuro, il lavoro non le manca, anzi, è pure troppo. E quasi sempre deve muoversi tra fin troppe segnalazioni, esposti e denunce. Un mare magnum nel quale non è affatto facile districarsi. Con un indice di difficoltà molto alto e dove non manca il pericolo di sviste. In ogni caso, la Corte dei Conti resta un baluardo della legalità e della corretta gestione della res pubblica. A prescindere.