Cava de’ Tirreni, il consigliere comunale Eugenio Canora al sindaco Servalli: “No alla vendita dell’area dell’ex Velodromo”
Tra le ragioni quella di scongiurare la vendita di una infrastruttura sportiva di valenza strategica per le attività sportive accessibili a tutti
“Il consigliere comunale Eugenio Canora, anche in qualità di componente del Coordinamento civico CAVA SIA _FINALMENTE CAVA, in coerenza con le posizioni assunte anche dal CoBeCo e continuità con le iniziative che il comitato sta portando avanti da tempo, comunica di aver protocollato nella data di giovedì 11 gennaio una documentata PEC indirizzata ai Dirigenti ed Amministratori avente ad oggetto la richiesta di Revoca dell’avviso pubblico per l’alienazione dell’area dell’ex Velodromo con scadenza in data 15 gennaio”.
Principia così il comunicato stampa del consigliere comunale Eugenio Canora diffuso nella giornata di ieri incentrato sulla vicenda relativa alla vendita dell’area dell’ex Velodromo.
“La richiesta fonda -continua il comunicato stampa- non solo su ragioni di opportunità politica, volta a evitare il perpetuarsi di una azione di depauperamento del patrimonio comunale posta, sinora, in essere mediante la vendita di numerosi beni in nome di un ipotetico tentativo di risanamento delle casse comunali, segnatamente nello scongiurare la vendita di una infrastruttura sportiva di valenza strategica per le attività sportive accessibili a tutti, ma anche su ragioni amministrative in relazione a eventuali profili di criticità rinvenuti nell’avviso di vendita e nella documentazione in atti”.
“Determinazioni -si legge ancora- che non solo confliggono con gli impegni vincolanti assunti verso terzi (tra cui la modalità di utilizzo del bene mediante affidamento in gestione e non vendita) ma, addirittura, che potrebbero esporre l’Amministrazione comunale e quindi i cittadini, per come formulato l’avviso, ad un contenzioso con l’eventuale acquirente dai risvolti di natura patrimoniale”.
“L’auspicio -continua Canora- è che l’Amministrazione, e per essa i suoi organi gestionali, in ragione delle motivazioni esposte nell’atto di diffida , provveda a rivedere la propria posizione non limitandosi a sterili rassicurazioni ma adottando concretamente gli atti consequenziali”.
clicca qui per legge il testo integrale della diffida del consigliere Canora