scritto da Nino Maiorino - 06 Gennaio 2024 06:32

Le profezie di Nostradamus

Questo è il periodo più adatto a parlare di profezie, tutti desiderano sapere, in anticipo, come sarà il nuovo anno, con la speranza che esso, rispetto a quelli precedenti, specialmente l’ultimo, possa portare qualche novità positiva.

In verità non confidiamo tanto in ciò, ma prendiamo spunto da una bella favoletta che circola sul web, quella delle quattro candele, ispirata ad una poesia di Paolo Coelo, le candele della pace, della fede, dell’amore e della speranza le quali, sfiduciate, lentamente si spegnevano, fino a quando l’ultima, quella della speranza, le rincuorò e le riaccese dicendo “finché io sarò accesa potrò sempre riaccendere le altre tre”.

Vogliamo, nonostante tutto, crederci.

Ed è proprio ispirandoci a questa poesia che introduciamo l’argomento indicato nel titolo, volendo intrattenerci, all’inizio dell’anno, sulle profezie di Nostradamus, delle quali si discute da circa cinquecento anni, e quasi sempre ad inizio d’anno o in occasione di grandi eventi che le richiamano.

Ad ogni inizio di nuovo anno i giornali e i media si scatenano su due argomenti, appunto le famosissime profezie e gli oroscopi, che sono sostanzialmente differenti: le profezie tendono a individuare nei testi passati le previsioni di avvenimenti che si verificano ora, gli oroscopi, che poi si ripetono più volte, su alcuni giornali anche quotidianamente, più semplicemente, segnalano previsioni, per lo più favorevoli, sulla salute, sull’amore, sui successi, sui quattrini, collegando fra loro i segni zodiacali in cui si trovava il sole nel momento della nascita, l’influenza degli Astri, e vari altri elementi.

Con la differenza sostanziale che l’oroscopo tende a dara speranza alle persone, la profezia viene tirata in ballo al momento in cui occorre giustificare un evento straordinario, nel momento in cui si verifica, come una conferma di una vecchia profezia.

Ciò detto, anche quest’anno c’è chi si è impegnato a leggere una parte delle profezie di Nostradamus per tentare di prevedere cosa accadrà.

Ovviamente gli argomenti trattati sono tanti, ed è per questo motivo che, non rinunciando a darne notizia ai nostri lettori, non possiamo non dividere questo studio in più parti.

Ma prima di ogni altra cosa parliamo di Nostradamus (pseudonimo di Michel de Nostredame, alle volte Notre Dame in francese o Miquèl de Nostradama in occitano, raramente Michele di Nostradama in italiano cinquecentesco) nato a Saint-Rémy-de-Provence, il 14 o 21 dicembre 1503, morto a Salon-de-Provence, 2 luglio 1566), che è stato astrologo, scrittore, farmacista a speziale.

È considerato da molti come uno tra i più famosi e importanti scrittori di profezie della storia, ed è famoso principalmente per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, nel libro Centuries et prophéties del 1555.

I sostenitori dell’attendibilità di queste profezie attribuiscono a Nostradamus la capacità di aver predetto un incredibile numero di eventi nella storia del mondo, tra cui la rivoluzione francese, la bomba atomica, l’ascesa al potere di Adolf Hitler e gli attentati dell’11 settembre 2001.

Tuttavia nessuno ha mai dimostrato di poter ricavare dalle quartine di Nostradamus dati attendibili per la previsione del futuro.

Si rileva infatti che queste predizioni altro non sono che esempi di chiaroveggenza retroattiva.

In altri termini, le quartine sono scritte in un modo così ambiguo che chiunque, a posteriori, può leggere o interpretare in esse ciò che meglio crede.

Nostradamus non ha mai veramente previsto alcun evento futuro.

Le uniche tre volte in cui ha indicato una data precisa per le sue profezie, infatti, si è clamorosamente sbagliato: in una prevedeva il culminare di una lunga e selvaggia persecuzione religiosa per il 1792 (che non c’è mai stata), in un’altra la totale distruzione della razza umana per il 1732 e nella terza la fine del mondo per il 1999.

Ciononostante Nostradamus è una figura di grande fascino storico, non solo per essere stato astrologo, scrittore, farmacista e speziale, ma anche per essersi avventurato nelle profezie intorno al 1550; la sua presunta precisione nel predire eventi futuri lo ha reso oggetto di fascino e scetticismo attraverso i secoli.

Nonostante lo scetticismo del suo tempo, il suo nome perdura, in gran parte grazie alla sua opera del 1555 “Les Prophéties,” considerata il suo contributo più significativo.

Ovviamente il dibattito sull’attendibilità delle previsioni di Nostradamus non si placa: mentre alcuni sostengono che le profezie di Nostradamus continuino a avverarsi con sorprendente precisione, altri suggeriscono che potrebbero essere coincidenze o non correlate agli eventi con cui sono spesso associati.

 

“Predizioni passate avveratesi”

Nostradamus e l’ascesa di Hitler: tra le sue presunte profezie, si dice che Nostradamus abbia previsto l’ascesa di Adolf Hitler.

Questo è stato uno dei fattori chiave che hanno contribuito al persistente interesse per le sue opere, con alcuni che interpretano i suoi scritti come premonitori dell’emergere di questa figura storica.

Predizioni sulla Storia Americana. A Nostradamus viene attribuita da alcuni la previsione di eventi cruciali anche nella storia americana, come ad esempio l’attentato mortale a J. F. Kennedy.

Tuttavia, queste interpretazioni sono spesso dibattute a causa della natura criptica e metaforica dei suoi versi.

C’è anche chi dice che Nostradamus aveva predetto l’attacco dell’11 settembre 2001 alle Torri gemelle: questa interpretazione si basa su versi specifici dei suoi scritti, contribuendo al suo mistero come veggente di eventi storici importanti.

Per non tediare i nostri lettori ci fermiamo qui, riservandoci di fare seguito a breve.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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