Cava de’ Tirreni, l’appello del Coordinamento Civico Cava SIA-Finalmente CAVA: “No alla svendita di Palazzo Buongiorno”
Perché l'amministrazione Servalli, sorda a qualsiasi sollecitazione e richiesta di cittadini, associazioni, categorie e partiti, persevera in una azione tanto illogica quanto dannosa?
Riceviamo e pubblichiamo
No allo smembramento di Palazzo Buongiorno, sede storica del municipio cavese e bene dichiarato di interesse storico-architettonico, mediante la vendita, a mezzo di asta pubblica, di due unità immobiliari destinate ad attrezzature di interesse collettivo.
La prima asta pubblica è andata deserta, a testimonianza dello scarso interesse dei privati ad acquisire beni soggetti a stringenti prescrizioni, sia in termini di destinazione che di godimento: un’asta per un valore complessivo di 740mila euro che, con ogni probabilità, se riproposta, potrebbe andare nuovamente deserta o comunque aggiudicata con ribassi che hanno il sapore della svendita, poco incisivi anche rispetto ad una significativa riduzione del debito comunale, accresciutosi particolarmente in questi ultimi anni, di circa 60 milioni di euro.
Occorre altresì tener conto del fatto che andrebbe successivamente assicurata, da parte di chi lo acquistasse, l’accessibilità alla comunità, proprio in relazione alla specificità ed alla destinazione dei beni in vendita.
Viene da chiedersi: “Perché l’amministrazione Servalli, sorda a qualsiasi sollecitazione e richiesta di cittadini, associazioni, categorie e partiti, persevera in una azione tanto illogica quanto dannosa, che rappresenta un vero e proprio atto di arroganza ed uno schiaffo in pieno volto all’identità e alla storia della nostra città?”.
DIMOSTRATE, UNA VOLTA TANTO, UN PO’ DI BUON SENSO E RIVEDETE LE VOSTRE SCELTE NELL’INTERESSE DI CAVA!
Coordinamento Civico
Cava SIA _Finalmente CAVA
