scritto da Redazione Ulisseonline - 20 Gennaio 2015 12:30

Salerno, l’Ance propone un piano straordinario per l’edilizia scolastica

Gli istituti scolastici salernitani, di ogni ordine e grado, di cui il 48% è di proprietà dei comuni, sono in uno stato manutentivo molto preoccupante. Ciò, soprattutto se si considera che il 40% degli istituti è stato realizzato tra il 1941 ed il 1974, prima dell’entrata in vigore delle normative antisismiche e in materia di sicurezza, il 33% tra il 1975 e il 1990 e il 20% addirittura prima della seconda guerra mondiale, tra il 1900 e il 1940. Soltanto il 7% degli edifici scolastici è stato costruito negli ultimi venti anni.

Il 50% degli edifici inoltre non è dotato di certificato di idoneità e di collaudo statico, il 40% è privo del certificato di agibilità, il 65% non è in regola con le disposizioni in materia di prevenzione degli incendi ed il 18% non ha impianti elettrici a norma.

«Si tratta di dati allarmanti – afferma il presidente di ANCE Salerno – che impongono azioni tempestive ed efficaci».

ANCE Salerno ha più volte monitorato lo “stato di salute” dell’edilizia scolastica salernitana, proponendo anche un vero e proprio “piano straordinario di emergenza” per la riattazione degli edifici, aperto anche alla partecipazione di capitali privati, per la “rottamazione” degli istituti insicuri e l’adeguamento statico ed impiantistico di tutte le scuole della provincia di Salerno.

Il piano straordinario dell’ANCE prevede anche la delocalizzazione degli istituti che insistono su aree a rischio idrogeologico, attraverso forme innovative di partenariato pubblico-privato quali la permuta e il leasing, che consentirebbero peraltro di superare i vincoli del patto di stabilità, o anche il project financing con la realizzazione di strutture multifunzionali aperte ad altri usi pubblici e sociali al di là dell’orario di svolgimento delle attività didattiche.

«Le cattive condizioni di manutenzione in molti istituti scolastici della provincia di Salerno, il mancato adeguamento strutturale ed impiantistico delle scuole e l’incremento nella frequenza di crolli, non sono legati soltanto a difficoltà burocratiche o al mancato utilizzo di fondi, pure disponibili, ma bloccati dal patto di stabilità: sono anche il risultato e la conseguenza delle procedure di affidamento in house dei lavori di manutenzione a società partecipate, come è il caso della Provincia con l’Arechi Multiservice, che assorbono buona parte delle risorse disponibili per costi strutturali e di personale, a scapito della tempestività e della qualità degli interventi».

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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