L’Ucraina nella UE, le promesse sono debiti
L'Unione Europea diventa una realtà sempre più vasta, allargata a paesi che la guardano come un punto di arrivo, un porto sicuro per la crescita tanto economica quanto democratica. Qualche perplessità sull'Ucraina, tuttavia, c'è
Il Consiglio europeo ha dato semaforo verde all’apertura dei negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia, lo status di candidato alla Georgia e i negoziati con la Bosnia Erzegovina una volta che avrà soddisfatto le condizioni. E’ indubbiamente una decisione importante e significativa. L’Unione Europea diventa una realtà sempre più vasta, allargata a paesi che la guardano come un punto di arrivo, un porto sicuro per la crescita tanto economica quanto democratica. Qualche perplessità sull’Ucraina, tuttavia, c’è. Inutile nasconderlo. Questa apertura all’adesione ucraina all’Unione Europea potrebbe rivelarsi un elemento negativo per arrivare alla pace con i russi. Sarà difficile per la Russia digerire quest’altro boccone amaro. Tuttavia, è anche vero che in questi due anni l’Ucraina è diventato il fronte orientale, tanto dell’Unione Europea che degli Usa, del confronto politico, economico e militare delle democrazie occidentali con la Russia. Diciamoci la verità, gli ucraini combattano per la loro patria, ma anche per noi. In parte, anche se non è bello dirlo, siamo quasi ad un guerra per procura. Da qui le promesse che diventano debiti da saldare. E i Paesi della UE ne hanno fatto di promesse all’Ucraina in questi ultimi due anni.