Cava de’ Tirreni, Meridione Nazionale scrive al Prefetto per denunciare l’interpello del Comune per il personale da adibire a vigili urbani
Anni fa il nostro comune era molto ambito, tanti erano coloro che speravano di poter lavorare nella nostra amministrazione, invece da qualche anno a questa parte tutti scappano e in tanti scapperebbero ben volentieri
“Non bastava la voragine di debiti di oltre 70 milioni di euro che ha creato Servalli e la sua amministrazione, l’ultima trovata estemporanea riguarda una anomala, per non dire irrituale e poca rispettosa delle procedure afferente l’Avviso di interpello interno per l’individuazione di personale da adibire a “Istruttore di Vigilanza” e “Istruttore direttivo di vigilanza”“.
E’ quanto scrive in una nota indirizzata al Prefetto di Salerno l’avvocato Alfonso Senatore nella sua qualità di coordinatore regionale di Meridione Nazionale sull’avviso di interpello per personale da trasferire alla Polizia Municipale.
“Negli ultimi anni -si legge ancora- tantissimi dipendenti comunali sono andati in pensione. Questo poteva rappresentare l’occasione buona per rinnovare, con energie giovani, la macchina amministrativa ma il debito esorbitante purtroppo non lo consente. Sarebbe servita una programmazione seria degli obiettivi e il conseguente reperimento delle giuste risorse per raggiungerli. Abbiamo assistito, invece, alla creazione di uffici di staff, al raddoppio di figure dirigenziali, al reclutamento all’esterno di figure professionali con costi altissimi e scarsi risultati sul piano dei servizi offerti ai cittadini. Nell’intento di mettere toppe alle scelte fatte, l’Amministrazione in carica è risultata vittima delle proprie decisioni”.
“Ci ritroviamo, infatti, dopo otto anni di amministrazione -prosegue la nota- una gravissima carenza di personale su cui gravano le responsabilità le numerose esigenze di tutti i settori dell’amministrazione. Carichi di lavoro eccessivi assieme alla carenza di figure professionali obbliga i lavoratori ad assumersi compiti e responsabilità anche non propri per far andare avanti gli uffici esponendoli a rischi sempre maggiori. Ciò provoca la mancata adozione di atti a rilevanza esterna, fa venire meno i principi di buon andamento, efficacia ed efficienza a cui la pubblica amministrazione è chiamata per legge e crea gravissimi disservizi ai cittadini”
“Questo è il risultato di decisioni sbagliate sul piano organizzativo: una programmazione del fabbisogno e un’organizzazione del personale completamente fallimentari, dettate da assoluta approssimazione, prive di qualsiasi visione strategica e prese assecondando, soltanto, gli umori del capo dell’amministrazione. Chi opera per il Comune di Cava de’ Tirreni finisce spesso triturato nella propaganda di chi disconosce la dignità del lavoro, parlando di fannulloni e parlando di privilegi invece di valorizzare le risorse e creare le migliori condizioni lavorative possibili”.
“Anni fa -conclude Senatore- il nostro comune era molto ambito – tanti erano coloro che speravano di poter lavorare nella nostra amministrazione, invece da qualche anno a questa parte tutti scappano e in tanti scapperebbero ben volentieri”.