scritto da Pasquale Petrillo - 15 Novembre 2023 11:03

Cava de’ Tirreni, il disagio dei dipendenti comunali e il silenzio della politica

E' davvero singolare. Un tempo, neanche troppo lontano, per gli amministratori comunali avere una macchina comunale scontenta e poco amica, era qualcosa da evitare a tutti i costi. Ora, invece, delle condizioni in generale dei dipendenti comunali importa assai poco. Almeno così sembra

foto Angelo Tortorella

Nello scontro attualmente in atto tra le organizzazioni sindacali, in rappresentanza dei dipendenti del Comune, e l’Amministrazione Servalli, c’è più di un aspetto che merita una riflessione.

Tanto per cominciare, sorprende non poco il silenzio con cui la politica ha impacchettato questa vicenda. E’ davvero singolare. Un tempo, neanche troppo lontano, per gli amministratori comunali avere una macchina comunale scontenta e poco amica, era qualcosa da evitare a tutti i costi. Ora, invece, delle condizioni in generale dei dipendenti comunali importa assai poco. Almeno così sembra. Certo, per una maggioranza poi che, almeno sulla carta, è di sinistra, la faccenda diventa quasi surreale. Di questi tempi e a Cava poi, ormai si vede di tutto. Mai vista tanta insensibilità per il sociale, la cultura, il verde… con Servalli e i suoi si è toccato il fondo.

Non fa meglio l’opposizione, però. Neanche una parola. Nemmeno di circostanza. Neanche la furbizia di strumentalizzare politicamente lo svarione compiuto da Barbuti e soci. I consiglieri comunali di minoranza parlano di tutto. Di parcheggi e di ospedale. Di impianti sportivi e di centri di aggregazione anziani. Del personale comunale, invece, niente. Sembra non essere affar loro. Galantuomini o sprovveduti? Disinteressati o incapaci? Distratti o indifferenti? Mah, chi lo sa.

L’impressione, tuttavia, è che l’opposizione forse più della stessa maggioranza non ha piena contezza dello sfascio in cui versa la struttura comunale  e dei riflessi negativi che la nostra città subirà per molti anni a venire.

Sì, perché il problema più grande non sono i conti in rosso del nostro Comune. Stringendo la cinghia, eliminando il superfluo (quindi gli sprechi) e mettendo bene le mani nei portafogli dei contribuenti cavesi, alla fine i debiti saranno ripianati. Almeno si spera e in tempi ragionevolmente brevi. Le preoccupazioni più importanti e significative vengono invece proprio dallo stato in cui versa il personale comunale: ridotto all’osso come organico, male assortito, mortificato economicamente e nelle funzioni, pressato psicologicamente.

Il malcontento, la frustrazione e l’inquietudine sono diventati ormai il pane quotidiano di un disagio sempre più diffuso che serpeggia e angustia il personale comunale. Trasformato in capro espiatorio per responsabilità non sue bensì della cattiva politica che ha governato Cava nell’ultimo decennio. Gettato in pasto ai cittadini spesso inferociti per le deficienze e la scarsa qualità dei servizi comunali. Oggetto, sempre più frequentemente, di un bullismo psicologico da parte di alcuni dei vertici della piramide politico-gestionale del Comune metelliano.

Di tutto questo, la politica non se ne fa carico. Possibile mai che nessuno si renda conto della delicatezza di una tale situazione? La stessa opposizione, che legittimamente aspira a succedere all’attuale maggioranza nel governo della città, non sembra avere sufficiente contezza del fatto che rischia di ereditare una macchina comunale disastrata, in panne e con le ruote sgonfie, ma senza avere neanche i  soldi sufficienti da spendere né per ripararla né per rifornirla di benzina.

Ai politici di buona volontà, che ci sono sia in maggioranza sia all’opposizione, mi permetto di suggerire un’indagine conoscitiva molto alla buona. Chiedere ai dipendenti comunali, nel rispetto della privacy ovviamente, se desiderano andare a lavorare in un altro ente pubblico diverso dal nostro Comune per poter avere un clima lavorativo più sereno e favorevole.

Sarebbe un modo per quantificare, con una certa approssimazione, l’indice del disagio che vivono i dipendenti del Comune di Cava de’ Tirreni. E non sono da escludere dei risultati tanto sorprendenti quanto avvilenti.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.