Cava de’ Tirreni, buona la prima della Compagnia Arcoscenico con “Le quattro giornate di Napoli”
Il testo, riadattato da Luigi Sinacori, è uno spaccato di quei giorni che portarono Napoli alla liberazione dall'invasore. Storie di ordinaria insurrezione all'interno di una narrazione spirituale, che parla dell'animo di un popolo vessato ma mai ammutolito e lo fa parlando all'animo della gente.
La Compagnia Arcoscenico ha esordito sabato 28 e domenica 29 al teatro “il piccolo di Cava” con “Le quattro giornate di Napoli”.
Il testo, riadattato da Luigi Sinacori, è uno spaccato di quei giorni che portarono Napoli alla liberazione dall’invasore. Storie di ordinaria insurrezione all’interno di una narrazione spirituale, che parla dell’animo di un popolo vessato ma mai ammutolito e lo fa parlando all’animo della gente. Pulcinella – interpretato da Sinacori – è il collante che unisce le voci di una Napoli vibrante, la quale canta la tragicità degli eventi e la sopraeleva a canto popolare, come una tarantella di libertà. La successione degli atti non è scandita dalla chiusura del sipario, scelta inusuale e d’impatto affinché gli spettatori possano entrare intimamente e senza interruzioni nel ventre teatrale. Uno spettacolo emozionante, impegnato e magistralmente eseguito.
Chi sceglie di fare teatro, soprattutto se amatoriale, abbraccia molteplici difficoltà interne ed esterne al palco. I cavilli burocratici sono legacci che avviluppano qualsiasi estro artistico e ciò avvalora i meriti della Compagnia diretta da Luigi Sinacori e di altre compagnie che pulsano sotto l’epidermide di una città intorpidita ma allo stesso tempo bramosa di saziare la propria fame culturale. (foto di Eliana Calamiello)